A volte essere famoso, per Kanye West, è stancante. O almeno così è stato durante l’ultimo anno, in cui il musicista ha dovuto affrontare la forte pressione dei media, interessatissimi alla sua vita privata.

«Beh, ho una famiglia di astronauti. Sai, essere famoso è come essere catapultati nello spazio, a volte senza la tuta spaziale. Abbiamo visto così tante persone bruciare, soffocare, perdersi in tutte queste cose diverse. Ma avere altri astronauti come punto di riferimento e mettere su una famigliola spaziale…», ha spiegato la star 36enne al magazine Interview. «Voglio dire, non sono mica il tizio di “Hunger Games”, che devo farmi piacere dalla gente per forza. Anzi sono quello con il minor numero di “mi piace”. Volevo una famiglia. In pratica Dio ti offre delle opportunità, e tu devi fare sacrifici per ottenere qualcosa di molto più grande».

Il rapper, insieme alla sua compagna Kim Kardashian, ha avuto la sua primogenita l’anno scorso, e ammette di essere ancora un papà «in rodaggio». Per questo, durante l’intervista, ha preferito non commentare questo nuovo aspetto della sua vita.

West si è tuttavia espresso sul polverone di polemiche sollevate dal videoclip di «Bound2», in cui guida una moto in compagnia della sua bella metà, in topless.

«Credo che lo scandalo sia dato dal fatto che la maggior parte della gente non si sente a proprio agio con i propri sogni, quindi per loro è dura esserlo con i sogni degli altri. Voglio dire, senti, c’è voluto un po’ per imparare a camminare… ma alla fine ce l’abbiamo fatta», ha continuato la star.

Il suo ultimo album, «Yeezus», è uscito qualche mese fa, e il cantante spiega l’intenzione creativa e l’ispirazione dietro ogni traccia.

«Ho semplicemente chiuso gli occhi e ho agito come fossi un bambino di tre anni», ha spiegato ridendo. «Ho provato ad arrivare a un livello in cui mi sentivo il più possibile vicino all’infanzia, perché in quel periodo eravamo tutti artisti. Quindi ho solo chiuso gli occhi e ripensato a quando ero piccolissimo e non c’erano limiti alla mia creatività».

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