Kanye West sembrava «un killer intenzionato ad uccidere» quando ha aggredito il ragazzo 18enne lunedì scorso.

La presunta violenza è avvenuta nello studio di un chiropratico di Los Angeles a seguito di insulti razzisti pronunciati dal ragazzo ai danni di Kim Kardashian, fidanzata del rapper.

«Il diciottenne era seduto su una sedia della sala d'aspetto quando Kanye West ha puntato contro di lui e senza dire una parola ha iniziato a riempirlo di pugni», ha dichiarato un testimone a TMZ.

«Il ragazzo ha cercato di coprirsi il volto con le mani ma il rapper era spietato. Kim era lì a fianco in piedi e ha guardato in silenzio la rissa», ha aggiunto l'insider.

Il ragazzo si è raggomitolato su se stesso per cercare di proteggersi quando finalmente il medico che stava visitando è uscito dallo studio.

«Il chiropratico è corso nella sala d'aspetto e dopo aver allontanato il rapper dal ragazzo gli ha ordinato di uscire dalla sala», ha aggiunto TMZ.

«West allora si è recato fuori dall'edificio mentre la Kardashian è andata a fare una visita».

Secondo il sito, il ragazzo 18enne non avrebbe solo insultato la star del reality, chiamandola «amante di un negro», ma l'avrebbe anche minacciata di morte durante l'acceso scambio di battute.

La starlette sostiene che l'uomo debba essere processato per questo.

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