Josh Brolin ha recitato in una varietà di film d’azione per il grande schermo, come «Oldboy» e «Gangster Squad», e negli ultimi anni è arrivato alla conclusione che non ci sia assolutamente nulla di male a fare figuracce sul set.

«Ora ho una consapevolezza completa di ciò che significa fare la figura dello scemo di fronte a 100 membri dello staff. E va bene così, perché per ottenere quello che serve per rendere migliore il film, è una cosa che ci vuole», ha dichiarato al sito di Total Film.

Uno dei momenti più imbarazzanti della sua carriera è stato proprio sul set di «Gangster Squad», il film del 2007 in cui ha recitato insieme a Russell Crowe e Denzel Washington, diretto dalla regia di Ridley Scott.

«Ho avuto l’idea di restringermi un po’, perché sono per natura molto grosso. Volevo essere più veloce. Quindi mi hanno rimpicciolito il guardaroba», ha raccontato l’attore 45enne. «Quando sono arrivato sul set ho iniziato subito a lavorare. Stavo facendo le prove di una scena che inizialmente stavo facendo con Russell. Io e lui non ci eravamo ancora parlati quasi per niente, e con Ridley non avevamo parlato affatto. Io ero stato assunto prima ancora di incontrarlo. Abbiamo iniziato e poi mi sono seduto e i pantaloni, proprio all’altezza del cu*o, si sono aperti. Di solito, in un momento del genere, avrei detto: “Ragazzi… guardate… Credo di dovermi cambiare i pantaloni!”. Ma non l’ho detto. Ero nervoso».

Il resto della scena non è molto vivida nella memoria dell’attore, ma ricorda benissimo una gran sudata e un forte senso di vergogna.

«La mia voce ha iniziato a tremare e ho perso la concentrazione, e ho iniziato a peggiorare sempre di più, sempre di più, sempre di più», ha continuato ridendo. «Poi Ridley, finalmente – senza scomporsi più di tanto – mi ha detto: “Perché non torni di là, e alla scena ci pensiamo fra un pochino?”».

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