Tom Hardy è stato ricoverato nel 2003 per curare la propria dipendenza da alcol e stupefacenti.

Da quel momento l'attore è rimasto fedele ad uno stile di vita sobrio, collezionando inoltre ruoli di spicco in film del calibro di «Inception» e «Il cavaliere oscuro – Il ritorno».

Nonostante il successo, il divo 36enne si sente spesso ansioso ed insicuro.

«Sono solo un ragazzo spaventato. Tutto mi fa paura, il non avere controllo sulle cose, il non sapere, l'attesa, l'eventualità che qualcosa vada storto», ha ammesso durante una recente intervista con il quotidiano britannico The Mirror.

«A volte non mi sento tanto diverso da quando ero un alcolizzato e bevevo una birra dopo l'altra. Faccio un film dietro l'altro, continuo senza sosta... Se mi fermo potrebbero togliermi quello che ho. La gente mi dice: “Tommy stai andando alla grande”, e io rispondo: “Ah sì, davvero?”. Nella mia testa sono ancora un ragazzino, non so se riesco a rendere l'idea».

Sembra dunque che nonostante la grande passione per la recitazione, Hardy non riesca mai a stare tranquillo nemmeno per un momento.

«Amo ciò che faccio, ma è sempre la paura di non farcela a guidarmi. È un po' la stessa cosa di quando bevi. Se ti fermi sei costretto a domandarti: “Chi sono? Cosa mi resta?”», ha proseguito la star.

«Devo stare molto attento a questo. Non importa quanto io stia cavalcando l'onda, sono sempre ad un passo dal rovinare tutto».

L'attore si sta ora preparando a recitare nei film di prossima uscita «Animal Rescue», «Child 44: Il bambino numero 44» e «Mad Max: Fury Road», ma il timore di ricadere nella spirale dell'alcol e della droga non l'ha abbandonato.

«Quando sei un alcolizzato, quello è ciò che sei... Se bevessi quattro pinte di birra e una bottiglia di vodka potrei rivoltare questa stanza in tre minuti, come in un incubo. Potrei distruggere tutto ciò per cui ho lavorato tanto duramente», ha concluso.

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