Ieri i legali di Russell Brand hanno difeso il divo davanti alla Corte, sostenendo che il loro cliente non ha mai tradito Jemima Khan.

L'attore ha sporto causa al giornale inglese The Sun per averlo accusato di aver commesso adulterio insieme alla modella Sophie Coady all'inizio dell'anno.

Gli avvocati di Brand hanno così portato l'argomento davanti alla Corte, facendo riferimento ad una lettera in cui l'attore conferma di aver dormito insieme alla ricca ereditiera ma di non aver per questo tradito la Khan.

«Abbiamo spiegato chiaramente che non c'è stata alcuna storia parallela», ha dichiarato l'avvocato John Kelly. Per tutta risposta la News Group Newspapers, azienda proprietaria del The Sun, sostiene che l'attore abbia frequentato la modella già a relazione avviata con la Khan.

Il giudice procedurale Victoria McCloud ha pregato gli avvocati del divo di fornire maggiori dettagli riguardo la vicenda.

Di recente Brand si è scagliato duramente contro il The Sun in un'intervista pubblicata dal The Guardian. Nell'articolo l'attore paragona il presidente della News Corp, Rupert Murdoch ad Adolf Hitler e taccia come bugie le illazioni sulla sua vita privata.

«Il dolore, l'angoscia e il caos che il The Sun ha scatenato accusandomi di aver tradito la mia fidanzata in un contesto di così grande corruzione sono solo piccole macchie cutanee sul dorso della zampa glabra di Murdoch», ha dichiarato lo scorso mese Brand.

«Ma comunque fanno parte di una più ampia e pericolosa dermatite diabolica e per questo sono connesse a tutte le altre pestilenze».

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