La libertà vigilata di Chris Brown è stata revocata.

Il cantante 24enne è stato arrestato ad ottobre per aggressione dopo aver preso a pugni un uomo a Washington D.C. ma in seguito il capo di accusa si è trasformato in una semplice infrazione.

Secondo TMZ quest'ultimo passo falso potrebbe costare la galera a Brown dal momento che ieri in tribunale il giudice della Corte Suprema di Los Angeles James R. Brandlin ha deciso per la revoca della custodia cautelare del rapper.

Secondo il giudice infatti Brown non avrebbe rispettato la legge durante la presunta zuffa di Washington D.C., quando secondo i termini della libertà vigilata concessagli dopo l'aggressione del 2009 ai danni dell'allora fidanzata Rihanna, il rapper avrebbe dovuto tenere un comportamento sempre irreprensibile dal punto di vista legale.

Ciononostante Brandlin non ha voluto rinviare Brown in custodia perchè si è detto soddisfatto del trattamento psicologico per la gestione della rabbia cui si è sottoposto il rapper negli ultimi mesi.

Secondo un documento di sintesi delle cure effettuate dal rapper in rehab ottenuto da TMZ, Brown ha partecipato ad un trattamento intensivo di una settimana e ha completato un corso di 12 ore per «migliorare le abilità al lavoro di squadra e la fiducia nel prossimo».

Sempre secondo il sito, al rapper è stato proibito di utilizzare marijuana fino a nuovo ordine. I medici che l'avevano in cura gli hanno somministrato dei farmaci psicotropi e hanno notato un notevole miglioramento nella capacità di gestione delle emozioni da parte del rapper.

La prossima udienza è fissata per il 10 febbraio e sarà in quell'occasione che il giudice deciderà se mandare o meno Brown in prigione.

Secondo The Associated Press il rapper deve ancora effettuare le 1.000 ore di servizio civile a cui era stato condannato dopo la sua aggressione del 2009.

© Cover Media