Russell Crowe è stato recentemente impegnato con le riprese di «Noah», la nuova pellicola di Darren Aronofsky che racconta le vicende del patriarca biblico e della sua leggendaria arca.

Il film è tratto direttamente dalla narrazione dell’Antico Testamento, ma a parere dell’attore ha qualcosa di molto diverso da quello che il pubblico si aspetta.

«Non credo che questa sarà la versione che tutti immaginano della storia di Noè. Quando Darren mi ha chiamato mi ha detto: “Senti, ti dico il titolo del progetto che vorrei tu mi aiutassi a fare. Non voglio che tu dica nulla. Poi ti farò due promesse, e poi ne parleremo», ha spiegato Crowe. «Mi ha detto il titolo, e poi ha aggiunto: “Queste sono le mie due promesse: primo, non dovrai indossare sandali. Secondo, non sarai mai obbligato – in nessun momento delle riprese – a stare in piedi su una barca insieme a una giraffa e a un elefante”».

Al fine di mettere in scena del diluvio universale, Aronofsky ha avuto bisogno di moltissima acqua e di altrettanta pioggia. Fortunatamente, però, l’attore 49enne ha trovato il modo e lo spirito giusto per prepararsi a dovere.

«È stato un pochino come una tortura cinese», ha confessato. «Ma la cosa che ho fatto prima di ogni ripresa è stata osservare, guardare la pioggia, come fuochi artificiali d’acqua, è accettarne la bellezza. Quando sei sotto, il modo in cui la luce riflette attraverso la pioggia… è bellissimo».

Insieme al colosso australiano, nel cast ci sono anche Emma Watson e Jennifer Connelly.

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