Qualche mese fa Alessandro Dell’Acqua ha afferrato le redini di Rochas, dopo che l’ex direttore creativo Marco Zanini aveva lasciato l’azienda per trasferirsi alla Schiaparelli.

«Non voglio fare cose vecchie ora che sono con Rochas», ha spiegato Dell’Acqua.

«La realtà è importante in un momento come questo, nel mondo della moda. Non mi piacciono le ripetizioni. Qualcosa degli anni Cinquanta o Sessanta va bene, ma a me piace creare uno stile nuovo e contemporaneo. Le donne non vogliono sembrare di un'altra epoca».

Il designer è anche il creatore della nota collezione «N° 21» che a breve, visto l’enorme successo, includerà anche capi di abbigliamento maschile.

«Io non volevo farlo, a dire il vero, ma i clienti non smettevano mai di chiedermelo, e gli uomini stavano comprando le felpe, i bomber, e i maglioni che disegnavo per le donne».

Nonostante l’entusiasmo per l’andamento più che positivo delle sue linee, il 51enne napoletano non nega di essere un po’ preoccupato a causa dei numerosi impegni.

«Non ho una vita (fuori dall’azienda, ndr) al momento, ma mentalmente sono piuttosto organizzato», ha confessato ridendo.

«Sono molto contento, ma anche molto agitato. Rochas è una grande occasione per me. È come se stessi ricominciando tutto daccapo».

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