Sembra che sia stata la proposta di modificare l’album «Artpop» che ha portato alla frattura definitiva fra Lady Gaga e l’ex-manager Troy Carter.

Infatti, secondo il New York Post, la casa discografica della cantante era titubante dopo un primo ascolto del lavoro discografico. I responsabili dell’etichetta avevano la sensazione che mancassero grandi «hit», quindi sarebbe stato proposto alla popstar di tornare in studio per rimettere mano al lavoro, scatenandone l’ira.

Una fonte che ha vissuto la vicenda in primo piano ha potuto testimoniare: «Gaga ha rifiutato di “adulterare la sua arte”». E come risultato, poco prima che l’album uscisse negli store, Carter e l’artista hanno dato l’annuncio della rottura del loro rapporto.

I manager della Interscope (casa discografica di Gaga, ndr) erano così preoccupati per la presunta mancanza di successi all’interno dell’album «ARTPOP», che hanno addirittura proposto a Lady Gaga di realizzare il lavoro come EP (si realizza quando un supporto contiene poche tracce, ndr), idea che la cantante ha scartato.

Mentre Carter non ha rilasciato commenti, un responsabile per l’etichetta discografica ha dichiarato il pieno controllo creativo della cantante.

«Questa storia è falsa e ridicola. Gaga ha il controllo creativo, e noi siamo entusiasti dell’album. È l’album numero uno e tutti amano un successo. Cosa c’è di cui non essere felici?».

ARTPOP ha debuttato al vertice della classifica statunitense «Billboard 200» nella sua prima settimana di uscita, dopo aver venduto 258.000 copie.

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