Paul Smith è uno degli stilisti più acclamati al mondo, ma gli esordi della sua carriera non sono stati certo facili.

«Il mio piccolo punto vendita era l'unico negozio di tutta Covent Garden – non ce n'erano altri. Il sabato mattina me ne stavo lì e gridavo: “C'è nessuno?”. Era tutto deserto», ha ricordato ridendo durante un'intervista con businessoffashion.com.

«Poi però lentamente ha iniziato a diffondersi la voce che ero lì, poiché si trattava del primo negozio minimalista in Europa. C'erano pavimenti di cemento e muri bianchi, il tutto aveva un aspetto semplice e puro. John Pawson lo adorava. A me piacevano molto Le Corbusier e il Bauhaus, e frequentavo questo scultore della Slade (una celebre accademia d'arte londinese, ndr), Peter Wigglesworth, che aveva progettato lo spazio. Tutto questo accadeva prima che esistessero Comme des Garçons e Yohji Yamamoto, ma nonostante questo alla gente piaceva. Yamamoto e Rei Kawakubo vennero a farmi visita, e così anche Deyan Sudjic (direttore del Design Museum di Londra, ndr), Norman Foster e Richard Rogers».

E proprio al Design Museum il celebre stilista è attualmente protagonista di una mostra monografica, che ripercorre la sua lunga e fortunata carriera.

L'esposizione, intitolata «Hello, My Name is Paul Smith» proseguirà fino a marzo 2014.

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