Chris Brown è stato condannato a 90 giorni di ricovero in una clinica specializzata nella gestione della rabbia.

Ieri il cantante 24enne si è presentato davanti alla Corte di Los Angeles, chiamata a decidere se l'ultimo episodio di aggressione costituisse una violazione della libertà vigilata.

Secondo TMZ il giudice che ha presieduto l'udienza del rapper ha ritenuto che ci fossero gli estremi per condannare Brown a 90 giorni di ricovero forzato.

Il sito sostiene infatti che il Los Angeles County Probation Department abbia informato il magistrato dell'ultimo scoppio di ira del rapper, cacciato dal rehab per aver distrutto la sua camera in un momento di follia.

Brown ha quindi passato solo 13 giorni nell'istituto di Malibù in California prima di esserne espulso.

Oltre ad essere stato condannato ad un ricovero forzato per la gestione della rabbia, una volta in clinica il rapper dovrà sottoporsi ad un test antidroga e dovrà prendere tutte le medicine che gli verranno somministrate.

Il giudice ha però permesso al rapper di volare a Washington D.C. qualora debba rispondere davanti alla giustizia della recente accusa di aggressione ai danni del fotoreporter Isaac Parker.

Secondo il paparazzo, il rapper l'avrebbe colpito in faccia con violenza per evitare di farsi scattare delle foto.

In seguito all'incidente il cantante ha passato un giorno e mezzo nella prigione di Washington, D.C. e all'udienza si è dichiarato innocente.

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