George Clooney non ha intenzione di perdonare Russell Crowe sebbene quest'ultimo gli abbia spedito un disco e un libro di poesia in segno di pace.

La lite tra i due attori è iniziata da un commento poco edificante di Crowe che, facendo riferimento ai diversi ingaggi pubblicitari del collega, l'ha definito «un venduto». Da allora i due si sono dichiarati guerra ma di recente Crowe ha cercato di riconciliarsi con Clooney in vista della stagione degli Awards dove molto probabilmente lo incontrerà di persona.

«La verità è che Crowe mi ha spedito un libro di poesia in segno di pace, ma è stato lui ad attaccarmi per primo. Non so perchè si sia accanito contro di me. Ha acceso la miccia affermando: “George Clooney, Harrison Ford e Robert De Niro sono dei venduti”», ha spiegato Clooney alla rivista Esquire.

Di tutta risposta l'attore si è preso gioco delle velleità musicali del collega che canta nella band 30 Odd Foot of Grunts.

«Ma chi pensa di essere quel ragazzo? È un aspirante Frank Sinatra. Mi ha davvero scocciato!», ha sentenziato Clooney per poi spiegare il tentativo di riconciliazione messo in atto dal collega.

«Io ho avuto un anno di grandi successi. Ho girato “Syriana” e poi “Good Night, and Good Luck” e presto ci vedremo ai Golden Globes perchè lui è stato nominato per la sua interpretazione in “Cinderella Man”. Ecco il motivo per cui mi ha spedito un disco e un libro di poesie. Si è giustificato dicendo: “Hanno travisato il mio discorso”, allora io ho risposto: “Certo, certo. Non importa”».

Clooney ha poi confessato di non aver un buon rapporto nemmeno con Leonardo DiCaprio. I due non si conoscono molto bene ma una volta si sono sfidati a basket e Clooney non ha per niente apprezzato le urla screditanti degli amici di DiCaprio seduti in tribuna.

«La discrepanza che c'era tra la qualità del suo gioco e i commenti fieri dei suoi amici al riguardo mi hanno ricordato quanto è importante avere qualcuno nella vita che ti dice la verità», ha sentenziato Clooney.

«E non sono sicuro che Leonardo abbia qualcuno così vicino a sé».

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