Forest Whitaker ha già vinto un Oscar per l’interpretazione di un noto personaggio politico, il presidente Idi Amin, capo del governo ugandese negli anni Settanta. Nonostante il successo della pellicola, intitolata «L’ultimo re di Scozia», la proposta di un nuovo ruolo – questa volta nei panni del presidente Obama – non l’ha convinto più di tanto.

«Mi hanno chiesto se volevo interpretarlo nel film “Il mio nome è Khan”, ma non me la sono sentita», ha spiegato la star. «Soprattutto perché ho pensato che ci fossero attori molto più adatti per quella parte. Will Smith, per esempio. Credo sarebbe molto interessante da vedere».

Nonostante il ruolo del capo degli USA non lo abbia entusiasmato, nella realtà Whitaker è un sostenitore convinto di Obama.

«Sono con il presidente. Credo che la realtà del nostro paese sia così vasta, ci sono moltissime aree da considerare», ha dichiarato al giornale inglese Independent.

Al momento l’attore è impegnato con le riprese di «The Butler - Un maggiordomo alla Casa Bianca», il nuovo film drammatico di Lee Daniels. La storia è tratta da un articolo scritto sul Washington Post, e parla appunto di un maggiordomo di origini afroamericane, in servizio alla Casa Bianca per più di trent’anni.

«È stato molto difficile trattare con i camerieri, perché sono loro quelli che sanno le cose più intime che avvengono là dentro. Sono come una società segreta», ha continuato. «Loro sanno molto più di tutte le segretarie. Sanno se il presidente ha preso a sculaccioni i suoi figli oppure no. Comunque alla fine sono riuscito a farmi dare qualche consiglio».

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