Troppo impegnato sul set di un film per andare a trovare la figlia Suri. È questa la giustificazione trovata da Tom Cruise accusato di aver trascurato la piccola per oltre 100 giorni.
L’attore è ora coinvolto in un processo legale dal valore di 37 milioni di euro dopo aver fatto causa alla casa editrice di Life & Style e In Touch, colpevoli di aver diffamato la sua relazione genitoriale.
Le due riviste hanno infatti pubblicato due articoli in cui dichiarano che Cruise avrebbe «abbandonato» la figlia a seguito del divorzio dalla moglie Katie Holmes. L'avvocato della Bauer Publishing, casa editrice delle due riviste ha interrogato l'attore lo scorso 9 settembre davanti alla Corte di Los Angeles e Cruise ha spiegato i motivi della sua lunga assenza da casa.
«Purtroppo in questa situazione mi è stato impossibile vederla», ha spiegato Cruise, impegnato a Londra sul set del film «All You Need Is Kill».
Cruise ha poi spiegato di aver sentito al telefono tutti i giorni la piccola Suri e di averle «raccontato delle bellissime storie».
«Suri è una bambina molto felice, tranquilla con una grande autostima», ha spiegato la star.
Cruise non si è presentato al primo giorno di scuola della figlia a New York a causa dei suoi impegni professionali e per il timore di essere assediato dai paparazzi, ma se avesse percepito Suri in difficoltà sarebbe accorso.
«Se mi avesse chiesto di accompagnarla a scuola, sarei stato lì con lei».
«Avrei fatto di tutto per liberarmi», si è difeso il divo, spiegando che uno dei motivi della sua lunga assenza è stato il divorzio dalla moglie Holmes.
«Le cose cambiano e come in ogni divorzio bisogna cercare dei compromessi».
«In questo caso è stato solo il risultato di determinate circostanze. Di certo non significa che io abbia abbandonato mia figlia».
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