Sono passati ormai 4 anni da quando Miley Cyrus cantava «Party in the USA», il tormentone del 2009 scritto per lei dalla collega inglese Jessie J.

Da allora la 20ennedi Nashville è cambiata completamente, e secondo la star londinese il suo attuale comportamento non è altro che un tentativo di liberarsi dall’immagine della brava ragazza.

«Credo che tutti l’abbiano vista ballare in quel modo. Alcune delle cose che sta facendo sono un po’ pazzerelle, ma probabilmente sta cercando di scrollarsi di dosso i panni di Hannah Montana», ha dichiarato la popstar al magazine inglese Time Out. «Fare una cosa del genere davanti agli occhi del pubblico non è facile. Io ho fatto e indossato cose in passato che, se ci ripenso, mi viene da dire: “Wow!”, ma devi farlo per imparare che non devi farlo più. Quindi possiamo solo sperare che neanche lei lo rifaccia».

La cantante 25enne è un’avida utente di Twitter, il social network con cui condivide i suoi pensieri con i fan. Tuttavia, cinguettare ha i suoi pro e contro.

«Ho ricevuto minacce di morte per aver cancellato degli show! Con i social media i giovani d’oggi usano parole d’odio come se niente fosse. Può essere sia “TI AMO” o “TI ODIO E VOGLIO CHE TU MUOIA”», ha spiegato la star. «Non ci sono vie di mezzo. Tutto è estremo, perché la gente vuole essere notata».

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