Jonathan Rhys Meyers è la star di «Dracula», il nuovo programma TV iniziato venerdì scorso sul canale statunitense NBC.

«Dracula» si ispira allo spaventoso personaggio del romanzo di Bram Stoker, scritto nel 1897; il vampiro è un imprenditore americano che vive a Londra, ed è proprio nella capitale inglese che incontrerà la donna di cui si innamora, credendo che si tratti della reincarnazione della sua passata moglie. Secondo l’attore irlandese questa è una storia d’amore tragica, e la serie non ha niente a che vedere con «Twilight», la celebre trilogia per ragazzi che ha sbancato i botteghini negli anni passati.

«Questa interpretazione, dal mio punto di vista, parla di cosa significa essere quella piccola parte di umano dentro un mostro», ha spiegato il 36enne al magazine inglese Heat. «Questo non è “Twilight”, non c’è un ragazzetto con i capelli alla James Dean che scorrazza per gli alberi. Quella è roba per femminucce che ancora fanno la pipì a letto, capisci? Questo invece parla di ciò che significa soffrire per amore».

La serie è molto dark e Rhys Meyers è entusiasta di essere parte di un progetto che si concentra sulla realtà della situazione piuttosto che sull’apparenza dei vampiri.

«Visto il modo in cui appaiono sempre nei film e alla TV, quando la gente pensa a un “vampiro” lo collega subito al “sesso”. Qui si tratta piuttosto di “sofferenza”», ha concluso la star.

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