Ieri pomeriggio Katherine Jackson è uscita sconfitta dal tribunale di Los Angeles, dopo che i giudici hanno decretato l’innocenza del dottor Conrad Murray.

A vincere la causa è stato dunque il gigante della musica AEG Live, che nel 2009 aveva assegnato a Michael Jackson il medico imputato, affidandogli il compito di monitorare la salute dell’artista durante il tour «This is it». Nel 2009 il corpo senza vita del re del pop era stato trovato nella camera della sua villa dopo aver assunto una dose fatale di Propofol, un potente anestetico.

Secondo il sito RadarOnline, in caso di vittoria la matriarca del clan Jackson avrebbe ottenuto circa 1 miliardo di euro di risarcimento, e a godere di una cospicua percentuale sarebbero stati anche gli avvocati Brian Panish e Kevin Boyle.

«Panish e Boyle hanno difeso la famiglia perché era loro dovere, e (la famiglia Jackson, ndr) non avrà nulla da pagare, ma in caso di vittoria avrebbero preso un terzo del denaro», ha spiegato una fonte.

Al momento Murrey si trova nel carcere della contea di Los Angeles per aver somministrato a Jackson, seppur involontariamente, una dose letale del farmaco. La scarcerazione è prevista per la fine del mese.

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