Nella sua lunga carriera, iniziata a soli 9 anni, Scarlett Johansson ha goduto ogni istante del suo lavoro sul set, ma c’è un aspetto di Hollywood che non la entusiasma affatto: le perenni attenzioni da parte della stampa.

«Mi sento incredibilmente fortunata ad aver raggiunto il successo e non mi voglio lamentare di essere famosa. Amo ciò che faccio e i miei progetti cinematografici mi fanno sentire completa come artista. Tutto il resto però, la fama, l’invasione della privacy, è una vera rottura di scatole», ha dichiarato al sito web refinery29.com.

«Ho molti amici che non hanno lavoro, che non trovano niente da fare per la TV o per le pubblicità o per le voci fuori campo, quindi lamentarmi di non essere un po’ più anonima è stupido. Se dico che la fama è un incubo, so che per il pubblico è difficile sentirsi solidale nei miei confronti perché lamentarsi è ridicolo. Ma credimi, la fama può essere davvero una noia».

La splendida 28enne ha recitato in film memorabili come «Match Point» di Woody Allen e «Lost in Translation – L’amore tradotto» di Sofia Coppola. Più recentemente è stata impegnata sul set di «Under the Skin», un film di fantascienza basato sul romanzo «Sotto la pelle» di Michel Faber, in cui recita la parte di un’aliena seduttrice. In una delle scene la Johansson sfoggia un nudo integrale, nonostante all’inizio si sentisse un po’ insicura.

«Non sono un’amante del nudismo. Sono molto cosciente del mio corpo, proprio come tutti gli altri, ma in questo film metto da parte i pregiudizi per entrare nella pelle di un’aliena. Ho avuto l’aiuto di un artista, il regista Jonathan Glazer, che mi ha protetta tutto il tempo. La nudità del film non è sfruttata per speculare», ha spiegato la star.

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