Simon Doonan ha dei gusti molto decisi in fatto di moda, e ama mettersi in mostra con un abbigliamento eccentrico, specialmente quando fa esercizio fisico.

«Mi piace indossare roba “outré”. Con un sacco di colori accesi – e molto arancione», ha confessato durante un’intervista con il sito refinery29.com. «Ho un bel po’ di magliette Ed Hardy che metto quando mi alleno, perché penso che l’allenamento sia l’occasione giusta per un outfit fuori dal comune».

Doonan è anche l’autore di «Asylum: A Collage of Couture Reminiscences… and Hysteria», il libro che parla del suo ruolo nel film «Il diavolo veste Prada», del 2006. Il personaggio della pellicola, in teoria, sarebbe basato sull’editor di Vogue Anna Wintour.

Tuttavia Doonan ritiene che le due personalità non abbiano nulla a che fare l’una con l’altra.

«Anna Wintour non è per niente come l’editor di “Il diavolo veste Prada”. Lei è una madre fantastica, e i suoi figli sono perfetti. È davvero una persona straordinaria. Ha preso le redini in un settore d’importanza mondiale, e questo è stato un bene sia per la moda che per l’America che per Vogue. È una delle icone della moda più importanti del mondo», ha dichiarato l’ambasciatore 61enne.

Nel libro c’è spazio anche per un capitolo dedicato alle persone di potere.

«Lì parlo di un periodo in cui gli editor di moda erano più “dittatori”. Quando i trend e le idee arrivavano da un gruppo di persone molto piccolo, che diceva al resto della popolazione cosa fare», ha spiegato. «Noi non viviamo più in quell’epoca. Il cliente ha molto più potere al giorno d’oggi, sia su cosa indossare che su come rappresentare se stesso».

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