Prima di concedersi una pausa dai riflettori nel 2011, i Kings Of Leon erano celebri per i lunghissimi tour e le abitudini festaiole.

«Quando eravamo giovani e presuntuosi, le altre band ci dicevano: “Prendetevela con calma, in modo da durare più a lungo”. Noi però rispondevamo così: “Siete solo gelosi della nostra etica lavorativa e del fatto che riusciamo a stare in tour così a lungo o a divertirci così tanto”. Alla fine però abbiamo capito che dovevamo fare il punto della situazione», ha spiegato il batterista del gruppo Nathan Followill, intervistato dal quotidiano inglese Metro.

«Eravamo stanchi, ma continuavamo a lavorare. Alla fine il tuo corpo ti dice semplicemente: “Basta così”. Smettere di essere una rock band per almeno cinque minuti fa davvero bene alla salute», ha aggiunto il fratello Caleb.

Adesso i quattro musicisti sono più concentrati sulla musica, anche perché quasi tutti hanno messo su famiglia.

«I nostri ultimi brani sono stati fortemente influenzati da ciò che ci è successo nel frattempo», ha proseguito il cantante, che ha inoltre sottolineato il forte legame famigliare che esiste tra i membri della band, formata da tre fratelli e un cugino.

«Siamo là fuori con i nostri fratelli e cugini. Si tratta di noi quattro contro il mondo intero».

© Cover Media