Un bambino in adozione? Potrebbe succedere a Beppe Fiorello, dal 20 gennaio su RaiUno con la fiction «Angelo di Sarajevo».

«Ci ho pensato… Non so se lo farò mai, ma la trovo una cosa importantissima e assolutamente meritevole», ha raccontato al Messaggero l'attore riferendosi a Franco Di Mare, il conduttore di Uno Mattina che durante un viaggio a Sarajevo ha adottato una bambina di 10 mesi, Stella.

«Io ho alle spalle un percorso completamente diverso, condiviso con mia moglie, che mi ha portato a diventare padre di Anita e Nicola che ormai hanno dieci e undici anni. Diventare padre è un percorso intenso, travolgente. Diventare padre adottivo immagino lo sia ancora di più».

«Angelo di Sarajevo» è liberamente tratto dal romanzo di Franco Di Mare «Non chiedere perché», riadattato per il piccolo schermo.

«ll libro mi capitò in mano per caso e mi colpì. Decisi di farne subito un racconto televisivo, anche perché forse nutrivo un senso di colpa verso una pagina di storia, quella che riguarda il conflitto serbo bosniaco, che conoscevo poco».

Beppe ha lavorato fianco a fianco con il conduttore per rispettare al massimo la veridicità della storia e non ferire la sensibilità di nessuno.

«La preoccupazione maggiore riguardava le reazioni di Stella, la figlia di Franco, che ancora non ha visto le puntate. Temo il suo giudizio emozionato ma che immagino sarà positivo, visto che abbiamo cercato trattare il tema con delicatezza. Durante la scrittura e la lavorazione ho avuto modo di confrontarmi molto con Franco stesso, che è davvero una cosa insolita. Quando mai capita di poter discutere di un personaggio con quello che lo ha ispirato?».

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