Appoggia i manifestanti Oprah Winfrey, secondo cui le numerose proteste andate in scena lo scorso sabato a Washington, New York e nelle altre principali città americane costituiscono un vero e proprio «campanello d'allarme» che non può più essere ignorato dalla classe politica d'oltreoceano.

Già in passato la regina dei media americani aveva fatto sfoggio del suo amore per la giustizia producendo il film «Selma», incentrato sulle manifestazioni per i diritti civili organizzate da Martin Luther King nell'Alabama.

Ora che le marce di protesta sono tornate ad interessare il Paese in seguito alle morti di Michael Brown ed Eric Garner, Oprah si è schierata apertamente dalla parte dei manifestanti.

«Si tratta di un grande campanello d'allarme, a cui è necessario prestare attenzione», ha dichiarato ai microfoni di USA Today.

«Se non lo facciamo, le cose diventeranno più gravi. Non abbiamo voluto ascoltare quando Michael Brown morì a Ferguson, ed ecco che i fatti si sono ripetuti con Eric Garner».

«Selma», che uscirà nelle sale americane il prossimo 9 gennaio, pone un accento particolare sull'importanza delle proteste nel forgiare le leggi del paese.

«Quello che offre la pellicola è un'opportunità per le persone - in particolar modo per i giovani - di vedere che le manifestazioni possono avere una strategia ben precisa, oltre che un'intenzione», ha aggiunto.

«Le ragioni per cui la gente protestava all'epoca sono le stesse per cui i bianchi e i neri di questa nazione sono scesi nelle strade lo scorso sabato. L'ingiustizia è ancora oggi una grave minaccia per la giustizia, e per questo è necessario far sentire la propria voce».

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