Fervono i progetti per Alessandro Cattelan. Dopo aver confermato la sua presenza alla conduzione della prossima edizione di X Factor, il presentatore riapparirà a gennaio alla guida di E poi c'è Cattelan, alla sua seconda stagione su Sky.

«Abbiamo già incominciato le riunioni preliminari e passate le feste ci metteremo giù secchi con il lavoro – anticipa su Panorama -. Per fortuna lo scorso anno è andata molto bene e ci hanno chiesto di raddoppiare le puntate».

Ale ha già le idee molto chiare su come debba essere il programma: «Voglio uno show divertente. Io lì sono a mio agio: (…) a X Factor cerco di essere più asettico possibile perché per me i protagonisti sono i ragazzi. Tutto quello che leva attenzione ai ragazzi mi infastidisce: io cerco di non farlo e tento di limitare anche i giudici quando si prendono spazi che non gli competono. Invece in E poi c'è Cattelan lo spazio è mio e faccio quello che mi diverte: farò tutto quello che mi viene in mente tipo saltare, ballare, recitare, intervistare. Sarà una sorta di gioca jouer televisivo».

C'è chi su Twitter ha criticato la sua scarsa propensione a intervenire durante le liti che hanno animato l'ultima stagione di X Factor. «Se intervengo – ha però sottolineato Ale - lo faccio per dire basta. Sono cose che mi mettono in imbarazzo: è come quando due amici litigano e tu sei in mezzo e vorresti andare in un'altra stanza. Io ho quel tipo di reazione lì e quindi cerco di andare avanti. L'ultima volta che Morgan ha detto "basta, me ne vado", Selvaggia Lucarelli in un suo articolo ha scritto che sono stato incapace di gestire e sfruttare la situazione. Ma in quel momento non ho avuto il dubbio nemmeno per mezzo secondo che Morgan se ne andasse: nella mia testa pensavo "sì, tanto ci rivediamo giovedì". Sono cose che non mi piacciono, non mi sento a mio agio: poi magari capiterà anche a me di essere invischiato in una rissa, ma a quel punto vorrei che il pubblico cambiasse canale».

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