Mick Jagger e la sua rock band, i Rolling Stones sono in causa con l'assicurazione tenuta a rifondare i concerti della rockband sospesi per la morte di uno dei parenti o cari ai vari musicisti.

Dopo il decesso di L’Wren Scott, la fidanzata del rocker Jagger, toltasi la vita lo scorso 17 marzo probabilmente a causa di una montagna di debiti, la band ha cancellato i concerti del tour in Australia e Nuova Zelanda chiedendo un risarcimento all'assicurazione di 10 milioni di euro per il rinvio delle date.

Secondo i medici Mick Jagger era infatti «in una fase acuta di stress post trauma» e in quelle condizioni i dottori gli hanno sconsigliato di esibirsi per almeno un mese.

Prima del tour però i musicisti avevano firmato un'assicurazione da 20 milioni di euro che li potesse coprire e rifondare qualora fossero stati costretti a cancellare date del tour a causa della morte di uno dei loro cari, inclusa Scott.

Gli agenti assicuratori sostengono però che la Scott soffrisse da molto tempo prima dell'inizio del tour di malattia mentale per cui la sua morte non può essere coperta dall'assicurazione.

Secondo quanto riporta il New York Post i rappresentanti dell'assicurazione hanno così ottenuto il permesso dal tribunale dello Utah di cercare prove, documenti e informazioni della malattia mentale della stilista. Il Salt Lake Tribune sostiene che gli agenti avrebbero chiesto di testimoniare al fratello della star defunta, Randall Bambrough di Ogden ma proprio giovedì scorso l'uomo ha dichiarato di non essere al corrente della sua nomina a testimone nel processo in tribunale e di non essere mai stato contattato per deporre la sua testimonianza. Randall non ha voluto commentare ulteriormente la vicenda e sia l'ufficio stampa dei Rolling Stones che il legale degli assicuratori non hanno risposto ad ulteriori richieste di chiarimento.

© Cover Media