Diane von Furstenberg deve il suo cognome al principe Egon von Fürstenberg, che sposò nel 1969 all’età di 22 anni per poi divorziare solamente tre anni dopo.

La rottura fu causata da diversi fattori, tra cui un articolo apparso quell’anno sul New York Magazine.

«Conservo ancora quell’articolo. Il suo titolo recita: “La coppia che ha tutto: ma tutto è abbastanza?”. Quando lo lessi per la prima volta, pensai che non volevo essere una che aveva tutto, e dunque non volevo stare in coppia. Dovevo essere me stessa», ha spiegato la designer ai microfoni di npr.org.

«In un certo senso fu proprio questo a farci separare. Forse non è stata l’unica ragione, ma certamente ha costituito un punto di svolta. Siamo rimasti ottimi amici, semplicemente non volevo essere sposata».

In passato la stilista aveva parlato dell’impatto avuto dalla madre Liliane sulla sua carriera. Liliane era una sopravvissuta all’olocausto, e vedendo la sua sofferenza la von Furstenberg ha sempre pensato di dover realizzare al massimo il suo potenziale.

«Mi diceva sempre che io ero la sua torcia di libertà, ed è proprio così che mi sento. Mi sembra di portare quella fiamma tra le mani - la fiamma della libertà, di qualcosa che a lei fu negato», ha proseguito l’esperta di moda.

«Davanti a me mia madre si mostrava forte e severa, ma io sapevo che dentro di se aveva profonde ferite. Cercavo sempre di essere buona e accontentarla in tutti i modi».

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