È una mamma perfetta anche a distanza Nicole Kidman, che pur trovandosi a Seoul non rinuncia a preparare deliziosi pranzetti alle sue due bambine Sunday Rose e Faith Margaret, rimaste a Nashville insieme al papà Keith Urban.

Per farlo, l’attrice utilizza l’applicazione per cellulare Face-Time, grazie alla quale è possibile videochiamarsi da ogni parte del mondo.

«Usiamo Face-Time. Ieri, per esempio, ero praticamente in cucina con loro per “preparare” a mia figlia un panino con il burro d’arachidi. Non voleva andare alla lezione di ginnastica. Mio marito sosteneva che fosse stanca. “Ha solo fame”, ho detto. E avevo ragione», ha spiegato la diva ai microfoni di Grazia.it.

Anche se questa volta la famiglia della star non ha potuto seguirla nella sua ultima trasferta, molto spesso in passato la Kidman ha girato il mondo in compagnia delle sue figlie.

«Mi sento a casa dove c’è la mia famiglia: i miei figli, mio marito, mia sorella con i miei sei nipoti. Qualche mese fa ho girato un film in Marocco e lì ho portato le mie bambine. Dormivamo in una tenda. Per “fare casa” ci basta qualche cuscino, un paio di coperte e candele. Siamo cittadini del mondo. Sono fiera di questo», ha aggiunto la star.

Infine, la Kidman ha ammesso di aver adottato negli ultimi anni una diversa attitudine al proprio lavoro e al successo, ritagliando un tempo sempre maggiore da dedicare alla famiglia.

«La giornalista Arianna Huffington ha appena scritto un libro su questo tema («Cambiare passo», edito da Rizzoli, ndr). Ognuno di noi potrebbe lavorare 24 ore, sette giorni su sette. Ma il vero successo è riuscire a staccare da tutto e tutti quando hai del tempo libero», ha concluso l’attrice.

Se ho il cellulare in mano, penso: “Scrivo una mail, mando solo un altro messaggio”. E senza rendermene conto, le due ore che potevo passare con le mie figlie sono andate via così. Per questo io e mio marito abbiamo fatto un patto: abbiamo istituito i weekend senza tecnologia. All’inizio è stata dura, ma ora passiamo più tempo a parlare e questo ci unisce di più. Geniale!».

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