Si complica la battaglia legale tra Kesha e il produttore musicale Dr. Luke, trascinato in tribunale dalla stessa cantante con una serie di accuse tra cui quella di abuso psicologico e sessuale.

Lo scorso 14 ottobre la 27enne aveva denunciato l’uomo alle autorità locali, sostenendo di essere stata vittima dei suoi soprusi fin da quando aveva solo 18 anni.

Nell’udienza di ieri, tuttavia, gli avvocati della difesa hanno presentato una deposizione resa da Kesha nel 2011, in cui la giovane affermava sotto giuramento di non aver mai subito molestie da parte di Dr. Luke.

Pronta la risposta del legale della star Mark Geragos, il quale sostiene che sia piuttosto comune per le vittime cercare di proteggere i loro persecutori

«La recente manovra di Dr. Luke non è una sorpresa per noi. È un disperato e patetico tentativo di colpevolizzare ancora una volta la sua vittima», afferma l’avvocato in un comunicato diffuso da E! News.

«Come abbiamo già detto in precedenza, prima di quella deposizione Luke minacciò Kesha di distruggere la sua vita e quella dei suoi cari se non avesse negato gli abusi dinnanzi alla corte».

«Questa battaglia legale serve per impedire a Luke di perpetrare gli abusi fisici e psicologici sulla mia cliente. Kesha ha trascorso un lungo periodo in rehab e ha persino rischiato la morte, e ora che ne è uscita non ha più intenzione di permettere a quest’uomo di manipolarla».

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