Per Shia LaBeouf Brad Pitt non rappresenta una figura paterna, ma piuttosto un marito ideale.

Il controverso attore ha recitato al fianco del compagno di Angelina Jolie nella pellicola ispirata alla seconda guerra mondiale «Fury», e nonostante in molti abbiano ipotizzato che il loro rapporto sul set fosse simile a quello tra padre e figlio, LaBeouf ha assicurato che si tratta invece di qualcosa di molto più romantico.

«No, non ho mai guardato a Brad come a una figura paterna, lui è mio marito!», ha spiegato il 28enne a Us Weekly nel suo consueto tono scherzoso e provocatorio.

«Se lui è il papà, allora io sono la mamma».

D’altronde il divo non ha un rapporto sereno con le figure paterne in generale, avendo vissuto una certa dose di conflitto con il suo vero padre Jeffrey LaBeouf. Il genitore era infatti uno spacciatore di sostanze stupefacenti - come ha ammesso lo stesso LaBeouf ai microfoni della rivista Interview - e ancora oggi i due non sono riusciti a rappacificarsi.

«Mio padre non è una persona sensibile, fa parte della gang di biker Mongols. È molto diverso da me, è un veterano del Vietnam che è tornato a casa arrabbiato», ha aggiunto l’attore.

«L’unica cosa che mi ha dato è il dolore. Mio padre mi parla soltanto se ho bisogno di lui per un lavoro. Io e lui ci manipoliamo a vicenda, ci usiamo».

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