Benedict Cumberbatch veste i panni del matematico gay Alan Turing nel film «The Imitation Game», che racconta la storia vera di come l’uomo riuscì a rompere il codice Enigma durante la seconda Guerra Mondiale.

L’esperienza lo ha portato a riflettere sulle sfide che certe persone si trovano ad affrontare nella vita.

«La gente oggi viene decapitata per quello in cui crede o per i suoi orientamenti sessuali. È terrificante. È medievale!», ha esclamato su Out magazine.

«Io impugnerei le armi per protestare contro la dittatura. La tolleranza non può essere unilaterale. A un certo punto devi spingerti a dire: “Il fondamentalismo religioso è sbagliato”».

Grazie al suo ruolo di detective nella serie tv Sherlock, Benedict è riuscito a farsi conoscere al grande pubblico ma si lamenta di come ai casting gli attori gay siano messi in difficoltà.

«Se a Hollywood ambisci a un ruolo da protagonista e dici che sei gay, tristemente questo ti ostacola ancora. Tutti conosciamo attori omosessuali che non vogliono fare outing o negano di esserlo. Non so davvero come facciano a sopportarlo», ha concluso.

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