Nuove rivelazioni sull’arresto di Shia LaBeouf, che ha voluto parlare in prima persona di quanto è accaduto lo scorso 24 giugno.

Quel giorno il 28enne si trovava a Broadway per assistere allo show «Cabaret», quando è stato fermato dalla polizia per schiamazzi e molestie.

«Sono arrivato alla centrale e ho capito che non avrei dovuto essere lì», ha spiegato il divo durante il talk show di Jimmy Kimmel.

«Quindi ho pensato che dovevo fare qualcosa, altrimenti forse sarei morto. Così mi sono trasformato nel rapper Tupac Shakur strappandomi la maglietta e mettendomi a fare delle flessioni a terra. Tutti mi hanno chiesto: “Come mai sei qui?”, e io ho risposto: “Per fare cabaret”».

Prima dell’arresto Shia si trovava presso un bar di Times Square, dove un suo fan - che recitava in «Cabaret» - gli ha offerto un biglietto per lo show. LaBeouf, che in quel momento era sotto l’effetto dell’alcol, ha accettato di buon grado l’invito ma senza capire di cosa si trattava.

Una volta giunto sul luogo l’attore ha frainteso ciò che stava succedendo, scambiando la pièce teatrale per un vero party in stile vintage.

«Quando sono arrivato a teatro tutto era allestito come se fosse un vecchio club. C’erano tavoli e donne vestite da burlesque, così mi sono detto: “Oh, stanno facendo una festa”».

L’attore Alan Cumming si è acceso una sigaretta per esigenze di copione, ma LaBeouf - senza capire cosa stava accadendo - ha pensato che ne avrebbe fumata una volentieri anche lui, e così ha iniziato ad indispettire gli altri membri del pubblico.

Come se non bastasse, il divo di «Nymphomaniac» ha poi dispensato una sonora pacca sul fondoschiena di Cumming.

«Pensavo che se lo meritasse», ha spiegato a posteriori. «Stava cercando di sedurmi, ed è effettivamente l’uomo più sexy che io abbia mai visto».

«L’ho anche afferrato per un gluteo, ma quando lui è riuscito a liberarsi dalla presa sono rimasto così deluso che mi sono acceso un’altra sigaretta».

Dopo quest’ultima azione, le forze dell’ordine sono giunte sul luogo per arrestare il divo, che si è dichiarato colpevole all’udienza dello scorso settembre e dovrà ora sottoporsi ad un trattamento per la dipendenza da alcol.

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