Nel suo ultimo film Freida Pinto si è calata nei panni di una ballerina, ma prepararsi per la parte non è stato affatto facile. La star ha raggiunto il successo con il film di Danny Boyle «The Millionaire», ambientato nelle poverissime baraccopoli di Mumbai, India. In «Desert Dancer», invece, il suo personaggio è ispirato alla ballerina iraniana Afshin Ghaffarian, che ha rischiato la vita per diventare una ballerina in Iran, Paese dove la proiezione del film è vietata.

«Mi sono allenata senza sosta. Otto ore al giorno, ogni giorno, per un anno», ha raccontato la 29enne di Mumbai al magazine britannico Hello!.

«Mi sono procurata lividi, tagli, calli e ho avuto problemi alla schiena… sono quasi svenuta e ho pensato: “No, non ce la posso fare!”. Ma alla fine è andato tutto bene e quando sono iniziate le riprese ho sentito un’energia fortissima che non ho la più pallida idea da dove sia arrivata. Sarà stato lo spirito di tutte quelle ballerine a darmi la forza!», ha continuato.

A causa della censura in Iran e delle difficoltà di ottenere i visti e i permessi per entrare nella nazione, le scene del film sono state interamente girate in Marocco. Secondo l’attrice, tuttavia, è stato un peccato non poter recitare nel Paese descritto dal film.

«La storia (mi ha catturato, ndr). Per me è molto difficile credere che esista una parte del mondo così ricca a livello culturale, ma che tolga così tanta libertà alle espressioni artistiche. Sapere di più su quella parte del mondo è stato uno dei motivi principali per cui ho accettato questa parte».

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