Bono e i suoi U2 sono tornati alla ribalta del music biz da poche settimane, con il lancio del loro 13esimo album, «Songs of Innocence», che segue «No Line on the Horizon» del 2009. Per promuoverlo hanno stretto un’alleanza con Apple, che ha sorprendentemente reso l’album disponibile al download gratuito per tutti gli iscritti ad iTunes.

Secondo Bono si è trattato di una mossa necessaria per far arrivare l’opera al pubblico senza contare necessariamente sulle vendite.

«Le classifiche sono passate. Non misurano quello che la gente ascolta davvero né la sua passione per la musica. Misurano invece il desiderio della gente di pagare per la musica e per questo meritano rispetto», ha spiegato a Q magazine.

«Ma quella è solo una piccola porzione di pubblico… Dovevamo inventarci qualcosa di diverso perché abbiamo passato così tanto tempo su queste canzoni che, una volta ultimate, volevamo che tutti le sentissero».

Per mettere a punto la raccolta alla band sono voluti sei mesi di registrazione, durante i quali non sono mancate le incertezze.

«Ci siamo chiesti se saremmo stati in grado di finirlo. È umiliante rendersi conto che, per quanto tu possa essere brillante e amare la musica, non necessariamente lei ti ricambierà, è un processo misterioso», ha aggiunto. «La musica è un’amante gelosa e pretende tutta la tua attenzione. Vuole che ti abbandoni totalmente a lei», ha concluso.

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