Stuart Vevers lavora sempre in team poihé ama essere «sfidato» dai suoi colleghi.

Dalla fine dello scorso anno il designer è direttore creativo presso il brand Coach ed è entusiasta della sua nuova posizione lavorativa perché nell'azienda regna un clima sereno e disteso.

«È difficile descriversi ma penso sia importante divertirsi e amare quello che si fa. C'è una leggerezza nel lavoro qui a Coach e vorrei che trasparisse nelle nostre collezioni», ha raccontato lo stilista all'edizione inglese della rivista InStyle.

«Cerco di fare in modo che le persone si esprimano quando lavorano con me perché amo essere sfidato dalle loro opinioni. Penso che sia fondamentale rendersi conto di quanto una collezione sia un lavoro di squadra. Non faccio tutto da solo».

Coach produce principalmente accessori per cui il designer è chiamato a creare per lo più scarpe, sciarpe e alcuni capi di abbigliamento. La vera passione dello stilista però sono le borse.

«Prima di avere un vero lavoro nella moda ero ossessionato dall'idea di creare look completi, ma una volta che ho iniziato a lavorare ho capito che nell'alta moda è necessario classificare. Ogni persona viene così classificata in base all'accessorio a lei più adatto», ha spiegato Vevers.

«E mi piaceva molto disegnare borse. Era un lavoro molto creativo e a quell'epoca andavano di moda gli accessori grandi. L'ho vista come un'opportunità per me».

Prima di iniziare a lavorare per Coach Vevers ha messo a fuoco il target delle sue future collezioni.

«Ho tracciato un identikit della nostra cliente ideale. Ho capito che era importante parlare alle future generazioni».

«Per me la donna Coach è alla moda ed è inserita nel giro giusto. Dal punto di vista intellettuale è un po' un outsider perché è interessata ai film e alla musica di domani. Per me è importante portare al brand questo senso di novità».

© Cover Media