Guai in vista per Taylor Swift, citata in giudizio dal suo autista come riportato dalla rubrica del New York Post Page Six.

L’agenzia APG Security ha infatti accusato il management della star (la Firefly Entertainment, ndr) di aver assunto - e poi subito dopo licenziato - uno dei suoi dipendenti, «dimenticandosi» persino di saldare il conto.

Pare tuttavia che prima di licenziare lo chauffeur, la Firefly lo abbia contattato affinché ponesse rimedio ad una serie di «problemi», tra cui la mancanza di viveri e bevande sull’automobile designata al trasporto della Swift e il divieto di rivolgere la parola alla cantante tranne che in alcune circostanze specifiche.

La popstar aveva inoltre richiesto che due veicoli aggiuntivi fossero sempre parcheggiati con i relativi autisti fuori dal suo appartamento di Manhattan, per un costo aggiuntivo di circa 1600 euro al mese.

Dopo l’improvvisa terminazione del contratto avvenuta lo scorso 22 luglio, pare che la Swift e i suoi manager si siano rifiutati di rimborsare le perdite subite dalla APG, e per questo motivo l’agenzia ha deciso di ricorrere alle vie legali.

Non si sa ancora quale sia la cifra di denaro pretesa dall’azienda come risarcimento per i danni subiti, e per il momento il portavoce ufficiale della cantante non ha ancora commentato la notizia.

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