Nel film tratto da L'importanza di chiamarsi Ernesto di Oscar Wilde, a un certo punto Reese Witherspoon dice: «Ogni storia d’amore che si rispetti prevede che ci si lasci almeno per un po’».

A dirlo a me fu la mia amica C., perché io non l'ho mai visto. Ad ogni modo, sembra che la cosa abbia funzionato alla perfezione, per Justin Timberlake e Jessica Biel: si sono messi insieme nel 2007, nella primavera del 2011 hanno fatto sapere che si stavano lasciando per sempre e pochi mesi dopo, in autunno, hanno annunciato il fidanzamento. Se non è una prova del fatto che la teoria di Reese (o di Oscar?) funziona, non so davvero trovarne una migliore. Forse solo Kate Middleton e il principe William, per dire.

I nostri due fringuelli, J&J, si sono sposati in Puglia lo scorso ottobre. Sul perché la gente di Hollywood debba venire a sposarsi in Italia discuteremo magari un'altra volta. No, lo so che state pensando a Tom Cruise e Katie Holmes nel castello di Bracciano, ma la moda risale a ben prima: furono i genitori di Romina Power a lanciarla, Tyrone Power e Linda Christian, che celebrarono le nozze a Roma (e per questo chiamarono poi la primogenita Romina).

Di recente Justin è stato ospite all'Ellen DeGeneres Show, dove gli è stato chiesto quale sia la cosa che preferisce di sua moglie, o dell'essere sposato. Lui ha risposto: «Esattamente non lo so. Però ecco, a volte la osservo, senza che lei se ne accorga, e ogni volta penso: se non prendessi mai più una buona decisione in tutta la mia vita, se anche, d'ora in poi, facessi solo scelte sbagliate, so che la scelta migliore di tutte l'ho già fatta», e, come se questa non fosse già una delle cose più carine e tenere dell'universo, ha aggiunto: «È bellissimo sposare la tua migliore amica».