Quando dico alla gente che vado in un villaggio nudista in Giamaica reagiscono come se gli avessi appena detto del mio ultimo stipendio o dei dettagli del mio ciclo. Mi danno un occhiata incredula o allontanano la sedia. In molti mi chiedono, dopo un lungo silenzio, "Sei una nudista?". Non lo so. Che cos'è un nudista? Un nudista possiede molte più perline di me, parliamo di collanine di perline ovunque. Un nudista probabilmente dorme con dei cristalli sotto il cuscino per allontanare energie negative, accende sempre candele e va in bagno con la porta aperta. Penso di essere nudista il giusto. Sono nuda nei camerini o di fronte agli amici quando ci vestiamo e ad amici sexy quando ci svestiamo. Una nudista? Io? È tutto relativo.

Vado all'Hedonism perché sono un'avventurosa

Ho deciso di andare all'Hedonism II a Negril in Giamaica, un villaggio che si fa chiamare "Il parco giochi per adulti più famoso del mondo" e dove vestirsi è opzionale. Vado perché mi ci hanno invitato e perché sono un'avventurosa. Mi piace fare nuove esperienze. Alla reception mi danno una birra Red Stripe e mi chiedono se è la prima volta a "Hedo", come lo chiamano tutti. Si! "Quindi sei una vergine", mi dicono. Prima volta in Giamaica? Si. "Una doppia vergine!" Oddio. Dove sono finita. L'hotel è suddiviso in due parti: Una parte puritana (dove puoi stare nudo) e una nudista (dove devi stare nudo, una regola dell'hotel per non far avvicinare viscidoni vestiti dall'occhio lungo). La mia stanza è nella parte nudista, con un piccolo terrazzino che dà sulla sabbia e guarda il mare caraibico, una vista che include masse di gente nuda. Uno specchio sul soffitto mi riflette mentre dormo. Quando mi sveglio la mattina il buongiorno me lo dà l'alba e due piselli flaccidi. I miei vicini, che sono due gay o magari due amici nudisti, passeggiano sulla spiaggia davanti alla mia stanza. Vado a fare yoga (vestita) e la colazione (anche qui vestita). Conosco un ragazzo che era con me a yoga mentre faccio la coda per le uova. "È stata proprio una bella lezione stamattina", mi dice cercando di chiacchierare. Sorrido e mi riconcentro sulle uova. Non sono ancora pronta a fare nuovi amici. Chi cavolo decide di venire qui in vacanza?

Come una ragazza timida, inizio la vacanza leggendo su un'amaca nella parte puritana del villaggio. Ma inizia a piovere, quindi corro in stanza mentre anche tutti gli altri nudisti corrono ai ripari. Tra le quaranta e cinquanta persone corrono al bar della spiaggia per ripararsi. Io rimango in piedi sul mio terrazzino a guardare la pioggia e le 100 chiappe che si affollano al bar, chiacchierando e ridendo e probabilmente sfiorandosi le cosce coi genitali in totale nonchalance. In quel momento ho iniziato a fare nuove osservazioni sulle forme degli esseri umani. Gli uomini hanno di natura sederi più muscolosi; sono tonici di default, anche quando invecchiano, è un'ingiustizia. La maggior parte delle donne ha un busto corto e lo stesso rotolino di grasso sotto l'ombelico, creato da dio e Darwin per proteggere l'utero, e per fare ombra alle parti intime. Nonostante tutti gli sforzi per essere a cavallo del trend del pelo pubico del momento, non si riesce nemmeno a vedere cosa succede la sotto. La natura messa in un porticato. Non appena smette di piovere decido di iniziare a sperimentare col nudismo. Inizio mettendomi in topless sul mio terrazzino. Mi viene facile perché anche in spiaggia sto sempre in topless.

Inizio ad avventurarmi al di fuori della mia stanza e mi siedo su una sdraio in topless con un cappello così grosso che mi protegge anche dai raggi solari. Mi sono armata del mio libro preferito, un romanzetto di 500 pagine. Dopo circa quattro minuti mi tolgo la parte sotto velocemente, come quando devo fare la pipì dietro ad un albero. Sono nuda in pubblico, da sola. Sento il vento soffiare dove non l'ho mai sentito prima. Entro in acqua, un mare turchese diviso da barriere per evitare che ragazzini attrezzati di maschere vengano a sbirciare. Un piccolo isolotto giallo di plastica galleggia e mi ci siedo sopra. Mi sdraio al sole come un gatto, o forse una balena, guardando gli aerei e l'hotel da lontano. Non pensavo di poter provare tale pace interiore. Il mio terrazzino ha anche un idromassaggio, e mi ci siedo per guardare il tramonto bevendo champagne quando arriva un uomo. Lo guardo passare e mi chiede se voglio cenare con lui e la sua ragazza. Accetto. Cosa cavolo ho appena fatto? Mi chiedo mentre si allontana.

Mi sdraio a pancia in su guardando l'hotel da lontano

Prepararmi per questo appuntamento mi ricorda come mi preparo per gli altri: mi faccio la doccia, ascolto Beyoncé e parlo con amici di cosa potrebbe andare storto. Vestita e truccata esco per incontrarli al bar e una donna con una parrucca e un micro vestitino mi viene incontro. È il mio appuntamento! Andiamo al ristorante italiano e iniziamo a chiacchierare. Venite qui spesso? La coppia mi racconta un sacco di cose. Si sono conosciuti facendo una cosa a tre, lui stava uscendo con la sua amica e lei glielo ha rubato ma sono in buoni rapporti adesso! Sono stati insieme per otto anni ma non vogliono sposarsi nell'immediato. Lui ha una figlia dalla relazione passata, lei un figlio che studia legge. Sono venuti ad Hedonism un po' di volte, non tanto per lo scambismo ma più per il sesso in pubblico e il nudismo. Mi chiedono delle mie relazioni e della mia carriera e sono molto più interessati alle mie risposte dei miei soliti appuntamenti.

Mi sento molto a mio agio con questa coppia di mezza età. Mi chiedono cosa mi aspetto da questa vacanza, e gli dico che voglio capire se sono nudista. "Ti abbiamo chiesto di venire a cena perché ammiriamo la tua sicurezza sulla spiaggia e la tua peluria pubica". Certo. A fine cena inizio a sentire quell'agitazione che sento alla fine di ogni appuntamento. Come la chiudo e mi bacerà, e voglio che lo faccia? Ma la coppia mi dice che tornano in camera per fare sesso. Me lo dicono con la stessa traquillità di qualcuno che torna in camera perché è stanco. Li saluto e brilla per quei sei daiquiri alla fragola che ho bevuto a tavola vado da sola al party che fanno nell'albergo tutti martedì: Bare As You Dare Glow Pool Party. È tutto buio, ti danno solo dei glow stick e io mi metto a ballare nuda. Finalmente mi diverto.

I miei compagni di cena partono la mattina dopo, per la mia grande gioia. Avremmo dovuto incontrarci al buffet tutte le mattine? Mi sveglio sentendomi quell'adolescente festaiola che non sono mai stata, con bicchieri di plastica per terra e glow stick nel letto. Mi fa male tutto. Penso di andare a provare paddle boarding, ma sembra un'impresa impossibile. Quindi cerco di rendere un altro desiderio realtà: leggere per ore e fare un pisolino nuda… in pubblico… in un paese straniero. Credo che sia la posizione più vulnerabile in cui una donna si possa trovare. Dopo un'intera mattinata passata a dormicchiare e leggere, leggere e dormicchiare, realizzo che ci sono donne intorno a me che hanno avuto un'idea migliore della mia: osservo due donne ricevere del sesso orale.

Una coppia su una sdraio ad un metro da me, lui con le ginocchia nella sabbia. L'altra coppia è un po' più creativa: lei su un materassino a riva, nuda, mentre lui sta in piedi nell'acqua e si da da fare. Si devono fermare perché le onde continuano a muoverli rendendo il tutto complicato, ma che eroe! La donna, intendo. Vogliono che guardi? Sicuro. Quindi guardo nascosta dietro ai miei occhiali da sole. Torno in camera a prendere dell'acqua e i miei vicini stanno facendo sesso sul terrazzo, a meno di un metro dalla mia porta. Sono nell'idromassaggio, lei piegata in avanti sul bordo della vasca. È come sentire i tuoi coinquilini mentre lo fanno, ma peggio perché li puoi vedere e sentire le conversazioni quando si chiedono se forse devono smettere perché lei è dolorante dalla sera prima. A cena non ricevo inviti da nessuna coppia, ma un cameriere del ristorante giapponese mi fa automaticamente sedere con due coppie di lesbiche. Due mi dicono di essere sorelle ed è il loro primo viaggio in famiglia. Ma chi cavolo inizia una tradizione di viaggi di famiglia in un villaggio di nudisti? Nemmeno io potrei mai farlo.

La mattina dopo è la mia ultima giornata. Faccio un ultimo bagno nuda e metto in valigia tutti i vestiti che non ho usato. Condivido il pulmino per l'aeroporto con una coppia di belli. La moglie sembra Dakota Johnson. Le sta sanguinando un ginocchio. "Amore, cosa cavolo abbiamo fatto ieri notte?". Questa è la loro sesta volta a Hedo, mi dicono. Io e lei parliamo di come sia strano indossare un reggiseno ma che è purtroppo necessario per l'attesa in un aereoporto gelido. "Beh lei non indossa mutande, quindi è come se fossimo ancora in vacanza" dice il marito, mettendole un dito tra le gambe. Lei gli da un colpetto sulla spalla ma ride. Tutto ciò non è strano. La parte migliore a Hedonism non sono i piselli o l'open bar o spiare altre coppie o il vento caraibico sui capezzoli, nessuna di queste cose. La cosa migliore è come tutti siano rilassatissimi su tutti questi fronti. Si abbatte un muro di finzione e si parla di più. È quella sensazione di quando trovi tuoi simili e non devi fingere. Mi è già successo in passato; come quando ho deciso di andare in un college di sole donne e mi sono ritrovata sommersa da 1,500 donne tipo Hermione Granger, o quando capisco che la persona con cui sto parlando viene anche lei dal New Jersey. È una lingua comune, un sospiro di sollievo per l'animo, quella sensazione di avere cosi tante cose da dire da non avere abbastanza tempo. Vuol dire che i nudisti sono i miei tipi? Oddio mio.

Vivono senza il peso delle aspettative o di dover tirare dentro la pancia

Quando arrivo a casa tutti vogliono sapere delle storie folli della mia vacanza. E le condividerò (le sto raccontando già ora), ma non ne rido perché queste persone hanno qualcosa che molte altre non hanno: sono aperte, sono oneste e leggere nell'animo. Sono alleggeriti, grazie all'assenza del peso di vestiti, ma anche dall'assenza del peso dato da aspettative, false gentilezze e il bisogno di tener dentro la pancia. Sono più rilassati e più felici. Che cosa c'è da ridere? Vorrei essere così sempre. "Benvenuta a casa", mi ha detto l'uomo alla reception di Hedonism, e io ho sbuffato. Ma ora capisco perché la gente ci ritorna: si vogliono sentire liberi.

DaMarie Claire US