• 1. Ha un grosso orgoglio. Al primo appuntamento tenterà di guadagnare la tua ammirazione facendoti l'elenco delle celebrità locali. Che sia un abruzzese istruito o un pastore errante, nei primi tre posti citerà Rocco Siffredi. La storia che volevano dedicargli una statua nel porto di Ortona, idea poi abbandonata per l'eccessiva spesa in materie prime e dall'eccessivo appiglio offerto ai piccioni, è una balla. Ma tu assecondalo, digli che sarebbe stata meglio dell'Ammiraglio Nelson a Trafalgar Square, con lo sguardo e tutto il resto eroicamente rivolti all'orizzonte.

2. Ha un grosso orgoglio 2. Non figura nell'elenco delle celebrità perché inorganico, ma l'abruzzese lo considera un'estensione di sé. Dopotutto, il Gran Sasso è la montagna più alta dell'Appennino. Stupiscilo memorizzandone l'altezza esatta (2.912 m). Lusingalo dicendo che è appena più basso del Monte Olimpo (2.917 m). Annichiliscilo dichiarando che l'Abruzzo è il Tibet d'Italia. A questo punto ti chiederà in moglie.

3. Quando impreca, dice anche «Porca Majella». Che non è una deformazione di maiala, né una bestemmia, ma un'altra montagna, la montagna femmina dell'Abruzzo. Ora, ti chiederai, in quale altro luogo d'Italia e del mondo si bestemmia una montagna? In Tibet, probabilmente (ha un grosso orgoglio 3).

4. Se dice "sting" non sta parlando di un cantante biondo. Sta pronunciando il verbo essere. Il dialetto per l'uomo abruzzese è un risparmio energetico ma suona come una batteria di pentole. Le consonanti devono eseguire frontali a ripetizione. Abituati allo "sth" di "sthazione" o "sthabbilimento". E le "b" vanno di norma raddoppiate, perché tutto è in chiave rafforzativa (ha un grosso orgoglio 4). Si scrive Abruzzo ma si dice Abbruzzo.

5. È carnivoro. Ama la pecora, si può dire che la venera. Il suo profeta è l'arrosticino. L'invenzione, di provenienza preistorica, gli permette di mangiare l'animale sacro rapidamente e, allo stesso tempo, di gareggiare con gli amici allineando gli spiedini svuotati (ha un grosso orgoglio 5). Chiedigli gli arrosticini (si dice 'rrustell, vedi punto 4), chiediglieli nelle ore più impensate, chiediglieli con fegato e cipolla alle due di notte. Commosso, sarà disposto perfino a perdere.

6. Ti presenterà ai parenti come la sua sposa. Se ti trovi a tavola con genitori e nonni dell'uomo abruzzese e li senti spettegolare su chi fa l'amore con questo e con quest'altro, non sei a una riunione di progressisti liberali, tutto il contrario. Si dice "andare a far l'amore" per uscire con una ragazza, anche a bere una gazzosa. Nel presentarti, poi, lui dirà: «Questa è la sposa me» (ha un grosso orgoglio 6), anche se uscite da una settimana. L'abruzzese è radicale (vedi punto 4 e Marco Pannella).

7. Puoi prenderlo in giro (ma a tuo rischio e pericolo). L'uomo abruzzese non darà segni di fastidio apparente (ha un grosso orgoglio 7). Tuttavia, nella caverna del suo cuore si incideranno scalfitture che verranno vendicate col sangue al momento opportuno. Una notte d'estate, perfettamente serena, ti sostituirà lo zucchero con il sale senza motivo. Se ti capita di offenderlo, seppure inconsapevolmente, dunque, mostra sofferenza e pentimento: lui se ne riterrà soddisfatto. Nel caso di esemplari particolarmente rafforzativi, a nome Fabbio o Robberto, è possibile che restino con te per anni al solo scopo di farti pagare la volta che gli hai scritto "buonanotte" senza "bacio".

8. Hai il 90% di possibilità che venga da un paese con meno di 2000 abitanti e sappia condurre un trattore. Se tu provieni da una grande città, oppure sei agronoma, possidente terriera, bracciante agricola o hai vissuto in Amazzonia, ammiralo come un Mowgli cresciuto tra gli orsi (ha un grosso orgoglio 8). Chiedigli consigli sugli innesti, sulla raccolta delle uve, sugli ultimi attacchi dei lupi ai civili e lui si sentirà beato di condurti nel suo mondo, volando di liana in liana.

9. Hai il 10% di probabilità che venga da un minuscolo paese ma... Non abbia la più pallida idea di come si guidi un trattore né di come si faccia sgravare una pecora. Non insistere a chiedergli se un fungo è buono, di sventrare un pollo e pigiare l'uva coi piedi. Egli per mostrarsi all'altezza corrisponderà a ogni tua richiesta (ha un grosso orgoglio 9) e rischierai quindi l'avvelenamento, intestini sparsi per casa e l'uomo abruzzese annegato nel mosto.

10. L'abruzzese ha tutto. Il mare, la montagna e la collina. La pianura no, ma non la vuole (ha un grosso orgoglio 10).

Nella foto, Rocco Siffredi, nato a Ortona in provincia di Chieti, è il  grosso orgoglio abruzzese numero 1 (le sue qualità le conosce il mondo intero).


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