1. Ripassa la geografia. Qual è la capitale della Brianza? Se non sai rispondere a questa domanda in meno di un secondo, sei nei guai. Monza – idilliaca cittadina circondata da luoghi ameni quali Sesto San Giovanni, Cinisello Balsamo, Vimercate, Villasanta e Arcore – è il non luogo dei brianzoli tutti: il brianzolo DOP infatti non va a fare shopping o le vasche in centro a Milano. Va a Monza. Milano rimane quella fastidiosa e grigia città in cui il brianzolo si reca per lavoro o solo se strettamente necessario, ma mica ci vivrebbe. Imparalo in fretta, prima di dire: «Tesoro, andiamo a fare un giro a Milano?». Chiedigli pure di andare in un discutibile centro commerciale o in una boutique (in Brianza i negozi li chiamano così) di provincia, ma per Milano urge preparazione spirituale premeditata di almeno tre giorni.

2. Loda il suo bolide. Per un brianzolo la macchina è più dell'estensione del suo pene. È essa stessa il suo pene. Il maschio alfa residente nella prestigiosa e necessarissima provincia di Monza e Brianza, celebra l'auto come uno dei fondamentali status symbol che lo definiscono in quanto uomo appetibile per le altre femmine. Dopotutto ha trascorso la sua adolescenza a fare spari sulle strade provinciali che collegano un centro commerciale all'altro in sella al suo scooter elaborato (che era più rumoroso di una Harley); se non ti ha mai parlato di motori, potrebbe essere una trappola. Quando infatti al primo appuntamento lui verrà a prenderti e suonerà il clacson al posto del citofono – perché il brianzolo non ha mai tempo da perdere – e tu salirai in macchina, preparati almeno una di queste frasi: «Che bella auto, si vede che hai gusto». Oppure: «Come sono comodi questi sedili sportivi, e che bassi suona il tuo stereo». Fa niente se ha una Punto del 1998, perché sicuramente nel 1998 era una gran macchina. Non importa se tu per prepararti al vostro appuntamento sei stata dal parrucchiere, dall'estetista, dal dietologo, dal chiropratico, dal ginecologo e dal mago Oronzo: lui avrà semplicemente lavato l'auto. Apprezzalo, e farà migliaia di chilometri per te.

3. Considera la Brianza il capo del mondo. Al di fuori dei brianzoli, nessuno sa cosa renda la Brianza tanto speciale. Mostrati quindi stupita per le pillole di brianzolismi che ti farà deglutire. I mobili? Sono stati inventati a Cantù. Il Parco di Monza? Il Parco più naturale del mondo. L'autodromo? Preparati ad ascoltare la storia di quella volta in cui ha scavalcato e passato la notte tra la prima e la seconda di Lesmo. Le rotonde? Seriously? Le rotonde sono una delle invenzioni brianzole esportate in tutto il globo: come faremmo a vivere senza rotonde al posto dei semafori? Insomma, lasciati trasportare dai racconti di quando era piccolo e giocava nei verdi prati con gli amici, delle serate ai giardinetti, delle giornate al parco, delle scappatelle al lago di Pusiano, o delle notti di San Lorenzo a Montevecchia. Ti conquisterà e rapirà il cuore facendoti conoscere degli angoli brianzoli insospettabili.

4. Distingui il risotto. Il Brianzolo è un animale piuttosto sedentario, per questo ama le specialità autoctone offerte dalla sua terra, come la polenta, i funghi, il risotto, la carne e gli stufati, le tangenti. È convinto di discendere da una razza pura di guerrieri battezzati nelle acque del Seveso e abituati ad abbeverarsi nelle acque del fiume Adda dopo le sanguinose battaglie contro gli invasori meridionali. Quindi, cara la mia innamorata, se hai intenzione di prenderlo per la gola, evita l'errore di tutti gli errori: il risotto monzese non è uguale al risotto milanese. Perché il risotto monzese si fa con la vera e unica lüganega monzese, vino rosso e burro; ma, soprattutto, il vero risotto monzese è bianco. Impara la ricetta della polenta, ma attenta: il brianzolo sa distinguere i diversi tipi di farina e consistenza con l'olfatto. E durante i lunghi e rigidi inverni, stupiscilo con una cassoeùla: non importa se la digerirai a Primavera, lui lo apprezzerà e come minimo ricambierà facendoti il pieno e accompagnandoti al centro commerciale più vicino a casa. 

5. Ricordati che l'erba del vicino sarà sempre più verde. Oltre al fatto che Erba è il nome di un paese confinante con la Valassina – strada leggendaria che collega le città che formano il triangolo delle Bermude brianzolo (Monza, Lecco, Como) – il chiacchiericcio sui conoscenti è una pratica fondamentale per la stabilità della coppia brianzola. «Te vist il Ghezzi? Ha comprato la macchina nuova. Eh, son capaci tutti coi soldi dei genitori. E il Brambilla? Lo sapevo che la Fumagalli si sarebbe innamorata delle sue case». Insomma, per le cene in famiglia e far colpo sui suoi genitori, preparati sempre a spettegolare su qualche conoscenza comune, perché dopotutto "a parlaa maa se fa maa, ma se induvina".

6. Prendi ferie ad agosto. Se sei una girovaga che ama fare vacanze fuori stagione o molto avventurose, allora prepara le valigie: ci andrai da sola. Sì perché il Brianzolo medio non concepisce pause, ma scandisce l'anno rispettando le tradizioni: d'estate (= agosto) si va al mare, in inverno (nei weekend o durante le feste) si va in montagna. E mi raccomando, la vacanza dev'essere comoda: il Brianzolo è infatti cintura nera di villaggio all inclusive con fregatura doppia carpiata. Però farà sempre di tutto per farti stare comoda e rilassata: quando farete il check-in su Facebook, bisognerà fare bella figura. Mica che il Motta poi parli di quanto è tirchio. Ti porterà inoltre a fare giri al lago nei fine settimana, perché il romanticismo di una gita fuori porta tra monti e laghi brianzoli non si discute. Ti farà sciogliere durante cenette in ristorantini con vista mozzafiato, e pagherà sempre lui.

7. Scordati di andare a vivere sotto la Madonnina. Il brianzolo non lavora. Fattura. E non gli importa della tua Laurea alla Bocconi e del tuo posto in quella famosa multinazionale: il suo sogno è la fabrichèta. Quando si lamenterà del traffico milanese che ogni giorno patisce per andare a lavorare, non chiedergli perché non vuole vivere a Milano: è ovvio, a Milano ci sono il grigio e lo smog, in Brianza il verde e tanti spazi per parcheggiare la sua amata macchina. Il Brianzolo odia sprecare soldi, quindi perché vivere in un luogo dove bisogna pagare il parcheggio? D'altro canto però il nostro visir di Monza e Brianza tiene davvero al tuo benessere e alla tua felicità, quindi cercherà sempre di assecondare ogni tua scelta di vita; sappi però che il suo recondito sogno è quello di dirigere la propria azienda, possibilmente vicino a casa. Quindi togliti dalla testa che venga a vivere nella tua città, ma in cambio lavorerà come un mulo per te e il sogno di avere una famiglia Mulino Bianco: una moglie da amare, villetta, giardino, bella macchina, bambini e il classico cane da guardia.

8. Prepara le sneakers. Devi sapere che il passatempo preferito del brianzolo è lavorare, per questo in genere è piuttosto restio alle complicazioni. Altra attività piuttosto gettonata è il trascorrere in macchina almeno 3 ore al giorno per andare a lavorare a Milano, o nel weekend per recarsi nei vari centri commerciali di cui conosce persino le planimetrie. Non disperare però, non è così noioso come sembra: il Brianzolo ama stare all'aria aperta (proponigli il Parco di Monza o la Villa Reale), fare grigliate, cene e bevute con gli amici, stendersi insieme a te su un prato, e approverà sempre ogni tua attività: dallo zumba allo yoga, dal corso di cucina a quello di fotografia... Cerca di capirlo però, se non accetterà di fare pilates insieme. Preferisce di gran lunga passare una serata solo con te.

9. Lascia perdere l'happy hour. A differenza del milanese, il Brianzolo non ama molto l'aperitivo. Sebbene al 99% vi siate conosciuti durante un aperitivo, e nonostante si ritrovi spesso con gli amici per l'happy hour, vizio dovuto più al suo essere animale abitudinario, fidati: è più un tipo da cena. Puoi persino capire le sue intenzioni dal luogo dell'appuntamento, e se ti invita a cena fa sul serio. Non vede l'ora di conoscerti a fondo e fare colpo su di te indovinando i tuoi gusti a tavola, quindi fatti portare alla scoperta dei ristoranti più romantici: dimentica il cemento e i ristretti spazi milanesi, giardini e chiaro di Luna nelle notti d'estate ti lasceranno a bocca aperta. 

10. Fatti il segno della croce. È il solo ed unico appuntamento mondano a cui il Brianzolo non rinuncia mai, anche se non va mai in chiesa e vive altrove. La messa di mezzanotte scandisce quel momento dell'anno in cui si rincontrano gli amici di vecchia data, le brianzole commentano come sono vestite le altre presenti, e ci si ricorda del tempo che passa irrimediabilmente. Si narra che in alcuni comuni, i chierichetti facciano addirittura selezione all'ingresso. La prima volta in cui ti porterà alla Messa di Mezzanotte quindi, siine orgogliosa: ci sarà qualche sua ex fiamma autoctona, e non vedrà l'ora di dichiararti il suo Amore e di quanto tu sia meglio di tutte le altre. Perché è importante arrivare per ultimi? Semplice: "L'ultem a andà in gesa hinn i primm a vegnì de foeura" (gli ultimi ad entrare in chiesa sono i primi ad uscire). Sì perché dopo la messa, si va a bere al solito posto. E se ti porterà anche lì, allora sarà davvero difficile separarsi da lui.

Il brianzolo celebre che illustra questo articolo è Morgan (al secolo Marco Castoldi), originario di Muggiò. Seguilo su Twitter @inartemorgan

L'autore del pezzo è Alessandro Sironi. Brianzolo dalla nascita, si occupa di digital marketing, social media ed ebusiness girando il mondo. Ama viaggiare e non mettere troppe radici, ma non tradisce le sue origini (ha  la residenza in provincia di Monza e Brianza). Seguilo su Twitter @sonounprecario