Una sera di quasi tre anni fa, mentre ero al mare, mi hanno drogata a una festa e ho tradito il mio ragazzo (allora stavamo insieme da appena  due mesi). Il giorno dopo gli ho subito detto quello che era successo, e che lo avrei capito se non avesse più voluto vedermi. Lui invece non ha voluto lasciarmi, ma ha raccontato quello che ho fatto a tutti i suoi amici, e la cosa mi ha fatto sentire ancora peggio. Allora, però, credevo di meritarmi l'odio che loro avrebbero provato nei miei confronti. 

Poi, l'anno scorso, mi è capitato di uscire una sera in cui il mio ragazzo non c'era, perché era partito per un weekend con alcuni suoi compagni dell'università. Uno dei suoi amici è venuto da me è mi ha sbattuta contro il muro, poi mi ha gridato in faccia che sono una "sgualdrina" e che non valgo niente, facendomi sentire malissimo per quello che è successo ormai due anni fa. È dovuto intervenire un altro amico del mio ragazzo, ma le parole di odio hanno continuato a volare per tutta la serata. Il giorno dopo mi sentivo arrabbiatissima con il mio ragazzo, ma poi mi sono resa conto che sono stata io a tradirlo, e lui aveva tutto il diritto di confidarsi con i suoi amici. E ho anche capito che non poteva tagliare i ponti con quel suo amico che mi aveva aggredito, almeno non fino alla fine dell'anno, dato che erano coinquilini.  

Poi, però, è arrivata l'estate, e abbiamo litigato di nuovo per colpa sua. La settimana scorsa mi ha anche detto che non pensa di cambiare casa. Io amo il mio ragazzo, e voglio stare con lui,  ma non so come fargli capire che mi imbarazza il fatto di dover avere a che fare con quel suo amico che mi detesta così tanto. 

Hai presente quel detto che dice che "il tempo guarisce tutto"? Beh, è un detto che io odio. Il tempo non guarisce tutto. Per guarire da un dolore, ci vuole del tempo, e ci vuole anche molto impegno. Anzi, direi che il tempo rischia di far peggiorare le cose, certe ferite aperte possono anche marcire, soprattutto in un caso come il tuo.

Per quanto riguarda quello che è successo tre anni fa, non è vero che tu hai tradito il tuo ragazzo. Stando a quanto mi scrivi, mi sembrerebbe invece (e mi dispiace, perché so che non esiste un modo più delicato per dire quello che sto per dire) che ti abbiano stuprata.

Se non ti avessero drogato contro la tua volontà, saresti andata a letto con quel tipo? Puoi scegliere di dare a questa brutta esperienza l'etichetta che preferisci, ma ti prego di non dire che è stata colpa tua. Perché non è così.

Mi sembra anzi che tu non abbia davvero nulla di cui scusarti. Non ti meriti l'odio degli altri, come invece mi hai scritto. Mi dici che il tuo ragazzo ha raccontato a tutti quello che tu hai fatto, direi che il problema è proprio questo: quell'esperienza non dipende da quello che "tu" hai fatto, ma da quello che ti "ha" fatto qualche str*nz*. E un bravo ragazzo avrebbe saputo stare al tuo fianco e darti tutto il suo amore e il suo appoggio. Invece, proprio mentre tu eri vulnerabile, e chiedevi scusa per qualcosa che non è stata colpa tua, il tuo ragazzo e i suoi amici non hanno fatto che attaccarti, facendoti sentire ancora peggio. 

Mi fa davvero arrabbiare sapere che il tuo fidanzato pensa che tu lo abbia tradito, invece di capire che hai subito un abuso. Mi disgusta anche sapere che i suoi amici ti insultino così, non sono diversi da tutti quegli uomini che alimentano il senso di colpa nelle loro vittime. E mi preoccupa anche il fatto che il tuo ragazzo condivida l'appartamento con un tale str*nz*, senza contare che tu debba avere a che fare con il giudizio di queste persone. Ti ha detto che sei una sgualdrina, e mi pare che il tuo fidanzato ritenga un gesto del genere la prova della fedeltà del suo amico. E tu, in tutto questo? Dove sei per lui?

Non mi sembra che il tuo sia propriamente un rapporto sano. Mi sembra anche che tu stia con un uomo che non va bene per te. Ti pregherei di considerare quanto la tua vita potrebbe migliorare senza un uomo così. Una vita in cui invece stai con un uomo che non ti colpevolizza per la violenza che hai subito. Una in cui non devi stare costantemente sulla difensiva. 

Uno psicoterapeuta una volta mi ha detto che "le relazioni sono faticose, ma c'è un limite a tutto. La fatica non deve mai essere insostenibile". È difficile capire qual è la sottile linea che non deve mai essere oltrepassata, anzi, a volte è quasi impossibile vederla, soprattutto se siamo dentro a una relazione fino al collo. Ma sono certo che se ti confrontassi con persone che, come me, sono esterne alla vostra situazione, ti direbbero tutti la stessa cosa: che tu sei stata ferita, e che il tuo ragazzo non ha fatto praticamente niente per aiutarti a uscirne.

Vai avanti adesso, e senza chiedere scusa. Non devi espiare nessuna colpa. E non devi tollerare uno str*nz* che ti dice che sei una sgualdrina. Anzi, non mettere neanche piede in casa del tuo ragazzo se il suo amico è nei paraggi. Purtroppo mi sembra che né lui né i suoi amici faranno nulla per aiutarti a superare quello che ti è accaduto, quindi non ti aspettare il loro aiuto. È compito tuo prenderti cura di te stessa. 

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DaCosmopolitan US