Ti è mai capitato di sentirti attratta da un uomo molto più giovane o molto più anziano di te e proprio per questo di sentirti a disagio, fuori posto, sbagliata? E magari hai pure deciso di non continuare la storia proprio perché sentivi (e ti facevano sentire!) una cattiva persona?

Leggi le storie di queste due ragazze, che hanno scelto di vivere il loro amore con un uomo più giovane e più grande di loro. E scopri perché è giusto non tirarsi indietro.

"Inizio della mia storia: mi trovavo a Venezia, in un bar strapieno. Era una torrida serata di luglio, e avevo mandato giù tanto spritz da trovare il coraggio di attaccare bottone con quello che sarebbe stato l'uomo della mia vita. Lui era alto, muscoloso e biondo, occhi grigi e voce rauca. Mi intrigava. Ma quando gli ho chiesto di andare a berci una birra insieme, mi ha risposto con un deciso, anche se educatissimo, "no". Qualche tempo dopo, Gianni mi ha confessato che sì, mi trovava bellissima e intelligente, ma c'era una cosa che non deponeva a mio favore: avevo 21 anni, lui 47, e uscire con una ragazza che avrebbe potuto essere sua figlia era ridicolo.
Cinque anni dopo, eccomi qui, follemente innamorata di quest'uomo. Non avevo mai frequentato persone più grandi. Ma Gianni è giovane dentro, e io mi sento più vecchia della mia età: ci siamo trovati a metà strada. Ora io ho 26 anni, lui 52: nei weekend, Gianni si butta con il paracadute, mentre io sto a casa a leggere. Ditemi voi se lui non è più giovane di me.
Ci siamo sentiti dire di tutto e qualche volta è successo pure che ci insultassero pubblicamente: io per molti sono l'arrivista, quella che ha conflitti irrisolti con il padre. Le nostre famiglie hanno provato più e più volte a darci un ultimatum e a farci scegliere: noi o loro. I miei genitori sono terrorizzati all'idea che lui morirà prima di me (ma chi l'ha detto?) lasciandomi sola. Le figlie di Gianni, che hanno più o meno la mia età, faticano ad accettare la mia presenza e stanno dalla parte della madre (l'ex moglie di Gianni, dalla quale lui si è separato cinque anni prima che le nostre strade si incrociassero). Ed è pure capitato che i rispettivi genitori si trovassero in imbarazzo con amici e colleghi proprio a causa della nostra relazione, perché comunque ai più sembra ancora molto molto strana e improbabile.
Per me innamorarmi di un uomo più grande è stato come vincere alla lotteria dell'intimità. Ho un fidanzato sexy, che ha avuto a disposizione anni per mettere in pratica la sua bravura. No, non gli serve il Viagra. Sì, adora concentrarsi su come darmi piacere.
Lui è terrorizzato dall'idea che un giorno mi sveglierò chiedendomi cosa ci faccio con un uomo più vecchio. Io sto male al pensiero che lui potrebbe andarsene prima di me. La questione dei figli è un po' delicata: le sue ragazze sono grandi, e lui non sa se ha la forza di ricominciare. Io invece vorrei tanto una famiglia tutta nostra, anche se mi spaventa il fatto che i nostri figli potrebbero odiarmi un giorno perché non avranno potuto trascorrere abbastanza tempo con il loro padre. Poi però penso che l'unica cosa che conta veramente è che i figli crescano in un ambiente dove si respira amore, e questa è la cosa che non è mai mancata nella nostra casa.
Abbiamo provato a lasciarci, pensando che forse sarebbe stato meglio così, ma non siamo riusciti a stare distanti l'uno dall'altra. Non sappiamo cosa potrà succedere, ma sappiamo con certezza che la nostra vita insieme corrisponde al nostro ideale di perfezione. Crediamo tutti e due nel matrimonio, ed è un passo che faremo, quando arriverà il momento giusto. Adesso siamo esattamente lì dove vogliamo essere: insieme con tanto amore, e abbiamo intenzione di rimanere così". Rachele F.

"Sì, la mia vita si è complicata quando ho scoperto che mio marito mi tradiva. D'improvviso, mi sono resa conto che dovevo mollare tutto: lui, la nostra casa e persino il Paese dove vivevamo per ricominciare davvero. E la mia scelta d'impulso è stata quella di trasferirmi con i miei due figli
nel Paese d'origine della mia famiglia, l'Egitto.
Anche se l'idea di trovare la pace lì, in un Paese sull'orlo di una gierra civile, poteva sembrare folle, quella scelta mi ha salvato la vita. Al Cairo sono riuscita a far rinascere la donna sicura e avventurosa che ero vent'anni prima.
Avevo conosciuto il mio ex marito nella Mosca sovietica, mi ero trasferita lì da Parigi cercando lavoro come giornalista. Il nostro primo bacio ce lo siamo dato in una piazza Rossa ricoperta di neve e, dopo che ci siamo sposati, abbiamo vissuto a Hong Kong e Londra prima di rientrare negli Stati Uniti. Poi sono arrivati i due bambini e lì ci siamo fermati. Ero felice, o almeno credevo di esserlo, fino a quando ho scoperto la verità su mio marito.
Stavo lavorando a un libro sull'Egitto, e trasferirmi al Cairo mi è sembrata la scelta più logica. L'adrenalina che mi dava il fatto di vivere nel pieno dell'instabilità politica mi distraeva dai miei problemi personali. Sì, il dolore c'era, ma il fatto di dover affrontare ogni giorno le diffiicoltà di una donna single in quel Paese mi dava forza. E non avevo intenzione di infilarmi in un'altra relazione seria.
Una sera ho ricevuto su Fb una richiesta di amicizia da una persona che non conoscevo. Era un giornalista tunisino, stava venendo al Cairo per iniziare il suo nuovo lavoro e voleva qualche consiglio sui quartieri da evitare e su dove prendere casa. Gli ho raccontato quello che sapevo. Qualche giorno dopo è arrivato al Cairo, e mi ha chiesto se mi andava di incontrarlo.
Ci siamo dati appuntamento per un aperitivo dopo il lavoro. Nel frattempo ho guardato il suo profilo su Fb, e ho visto che era molto più giovane di me: ho fatto due calcoli e ho capito che doveva avere poco più di vent'anni. Io ne avevo venti di più, perciò, vista la differenza di età, non pensavo che potesse esserci nulla di romantico.
E invece, mentre bevevamo una birra, ho parlato dei miei figli e mi è subito venuta voglia di mordermi la lingua: caspita, se mi dispiaceva così tanto rivelare in qualche modo la mia età allora provavo interesse per lui.
Ci siamo visti la settimana dopo, e gli ho raccontato la storia del mio matrimonio fallito. E, di nuovo, avrei voluto prendermi a calci. Ma, questa volta, le cose sono andate in modo diverso. Mi ha portato in un hotel lì in zona, siamo entrati in una sala conferenze buia e... lui mi ha baciata. È stato un bacio fenomenale. Finché una guardia non ci ha puntato contro la pila e ci ha fatti uscire. L'ultima volta che mi era successa una cosa del genere ero sul sedile posteriore dell'auto del mio fidanzato delle superiori.
È stato un colpo di fulmine. Qualche giorno dopo il nostro primo bacio, mi ha detto che per lui noi eravamo una coppia e, una settimana dopo, mi ha confessato che mi amava. Nonostante la differenza di età e il fatto che non andassimo d'accordo su nulla, dai film da vedere ai posti in cui andare in vacanza, anch'io provavo gli stessi sentimenti. Tra di noi c'era qualcosa che sfuggiva a ogni logica.
Vivere con lui questa fase della sua vita per me è un modo di rivivere la me stessa di vent'anni fa. In una versione decisamente migliore.
Ho imparato che è impossibile essere chiusi con una persona che è pronta ad aprirsi con te, perciò la donna dura, emotivamente impenetrabile che ero ha lasciato il posto a una donna più morbida. Non ho mai provato emozioni così profonde.
È un'intensità che sentiamo tutti e due anche a livello della nostra intesa sessuale, che è esattamente quella che si potrebbe immaginare insieme a un uomo sexy, vigoroso e... ventenne! Ma lui mi ha anche mostrato qualcosa di nuovo. Questa è la prima volta che mi trovo in una relazione che è passionale e allo stesso tempo emozionalmente profonda.
Se faccio un passo indietro e cerco di guardare a noi in modo obiettivo – lui ha 26 anni e io 48 – penso che probabilmente sembrerò ridicola. Poi però ricordo a me stessa che se fosse lui ad avere vent'anni più di me, né io né gli altri ci penseremmo troppo su, e mi rendo conto di essere vittima dello stesso sessismo che combatto. Dato che lui va spesso in televisione e in Tunisia è un personaggio conosciuto, le ragazze gli sono sempre ronzate intorno (e continuano a farlo). E anche se può sembrare strano, per me è rassicurante. Lui mi dice che tra tutte le centinaia di donne che ha incontrato, non ha mai conosciuto nessuna come me. Credo che sia sincero: è proprio la mia esperienza che lo rende interessato a me.
So benissimo che un giorno lui potrebbe volere dei figli, e che vivere insieme a due bambini che non sono suoi potrebbe essere troppo. Ma in questi dieci mesi in cui siamo stati insieme, le sue rassicurazioni hanno placato le mie nevrosi.
Credo che la ragazza controcorrente che sono stata a vent'anni avesse ragione: il rischio è una cosa relativa e del tutto personale. E se quello che sto vivendo è un azzardo, sono felice di esserci dentro con tutta me stessa". Monique El-Faizy