La relazione è una trama complessa che si crea tra due persone e l'inizio può non essere facile. Soprattutto se hai avuto una prima brutta impressione e non sai se dargli una seconda possibilità.

«Le figure principali (genitori, nonni, zii) condizionano la scelta del partner», dice lo psicoterapeuta Alessandro Montenero. «In genere a lasciare questa impronta a livello profondo sono le persone che nel corso della nostra crescita sono state significative, come pure le storie d'amore. Quando ricevi la prima impressione, attivi una sorta di antenna che si sintonizza con il tuo inconscio: nel momento in cui una persona ti colpisce, è perché ha toccato queste zone intime».

Che fare, allora, se al primo approccio lui non sembra la persona adatta?
«Servono non due, bensì sei, sette successive impressioni positive per scardinarne una brutta», dice l'esperto. «A fare effetto, ma in maniera inconsapevole, è per lo più il linguaggio non verbale: se, a livello razionale, al primo appuntamento ti sembra tutto sbagliato, ma dentro di te hai sentito qualcosa di più profondo, forse lui ha toccato le corde giuste e vale la pena andare oltre».

Perciò è il caso di seguire l'istinto?
«Certo, perché l'impulso naturale serve per la sopravvivenza e seguirlo significa mettersi al sicuro. L'istinto funziona al meglio però se sei consapevole dei tuoi bisogni, perché ti porta a scegliere un partner eccezionale solo se conosci il tipo di relazione che vuoi e quali caratteristiche deve avere l'uomo che può renderti felice».

Che cosa fare, invece, se sono gli altri a dirti che l'uomo che frequenti non è quello giusto? «Parenti e amici spesso sono più oggettivi di noi, ascoltarli va bene, ma il giudizio deve essere personale. Di solito i loro suggerimenti vanno in due direzioni: verso l'incoraggiamento o la paura, entrambi stimoli emozionali forti. La seconda funziona bene a breve termine; il primo, espresso con parole come "vedrai che andrà bene", "provaci", ha i suoi effetti a lungo termine e presuppone anche che tu metta alla prova il partner».

Come fare per scegliere al meglio?
«Poniti queste domande per chiarirti: "Le persone che mi vogliono bene mi hanno messo in guardia, ma cosa voglio davvero?"; "Il ragazzo che mi piace è in sintonia con me?"; "L'affetto che ricevo rispecchia quello che vorrei avere?"; "Le attenzioni che do sono quelle che lui desidera?"; "Ricevo amore con la stessa intensità con cui lo dono?". La reciprocità dei sentimenti è fondamentale perché una relazione funzioni: fra due persone che iniziano a frequentarsi ci deve essere rispecchiamento emotivo».

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