Quando Lucia ha conosciuto il suo fidanzato Angelo, racconta, «lui mi faceva ridere come nessun altro». Dopo un anno, lei voleva un rapporto più intenso, lui no. Così lo ha lasciato. Dopo qualche mese l'ha cercato e se l'è ripreso. E questo è successo un tot di volte nei sei anni successivi. «Volevo di più e quindi chiudevo, poi a lui (ma anche a me) veniva il panico e mi inseguiva», spiega Lucia. «E io mi dicevo: "Ok, allora vuole quello che voglio io, sa di aver fatto un errore". Poi tornavo con lui e l'intero ciclo ripartiva ogni volta daccapo».

Lucia e Angelo non sono l'unica coppia a mollarsi e riprendersi di continuo. Secondo uno studio della Bowling Green State University dell'Ohio e della University of Wisconsin di Milwaukee, il 44% della popolazione tra i 17 e i 24 anni lascia il proprio partner per poi tornare insieme. E oltre la metà continua comunque a fare sesso. In media, dice la coautrice dello studio Sarah Halpern-Meekin, le coppie on-off si lasciano due volte in un anno. E, rivela la ricerca, continuare ad avere rapporti con il proprio ex non è mai stato così diffuso. «C'è maggiore ambiguità all'interno delle relazioni di oggi», spiega. «In passato ci si frequentava e ci si sposava, oppure ci si mollava. Ora che il sesso occasionale non è più un tabù, lasciarsi è un terreno scivoloso, che può portare facilmente alla situazione di "friends with benefits"».

E poi, è vero che puoi lasciare il tuo ex, ma a meno che tu non abbia la forza titanica di eliminarlo dalle amicizie di facebook, sei costantemente informata sulla sua vita. «Senti la necessità urgente di scrivergli un'email o di mandare un messaggio ed è così facile che lo fai», interviene Lucia. Non c'è modo di tagliare del tutto. Il risultato? C'è un'intera generazione che non sa come chiudere e mettere la parola fine.

Ma in fondo chi può incolparci se frequentiamo abitualmente il nostro ex? Siamo cresciute guardando in tv le tormentate relazioni tra Carrie e Mr Big in Sex and the City, Ross e Rachel in Friends e Meredith e il dottor Stranamore in Grey's Anatomy. E per noi è sempre più complicato lasciare andare qualcuno con cui abbiamo creato un legame intenso. Halpern-Meekin spiega che molte coppie yo-yo sentono di essere legate in modo indissolubile. Gianna, 22 anni, ne ha passati due e mezzo a fare tira e molla con il suo ex ragazzo, perché «entrambi avevamo problemi con i nostri genitori, e ci capivamo come nessun altro». Si sono lasciati perché lui non era ancora pronto per un rapporto esclusivo, «ma tornava sempre indietro (e io ci stavo) perché sentiva con me una grande sintonia emotiva».

Un legame molto forte può essere difficile da sciogliere anche perché, dicono gli esperti, affonda le sue radici nella chimica del nostro cervello. In uno studio recente, Jim Pfaus, professore di Psicologia alla Concordia University in Canada, ha fatto accoppiare ratti femmine a ratti maschi a cui aveva "applicato" un odore particolare. Nella fase successiva, ha mischiato le femmine a maschi con e senza quell'odore: oltre l'80% delle femmine ha preferito il vecchio partner rispetto ai nuovi. Pfaus spiega che il motivo sta nel fatto che quando ci troviamo in quel «bellissimo stato post orgasmico con un'altra persona, il nostro cervello rilascia oppioidi e ossitocina», sostanze chimiche collegate all'amore e alla felicità. E questo crea un attaccamento speciale con la persona con cui siamo già stati.

Inoltre, abbandonarci al piacere che abbiamo già conosciuto può crearci meno paure rispetto a ricominciare da zero. Dopo aver rotto con un fidanzato più grande di lei, Gabriella, 25 anni, dice di aver continuato ad andare a letto con lui perché era «comodo, più facile che cominciare una nuova storia e meglio che stare da sola. Mi sentivo più a mio agio con qualcuno con cui ero già stata», racconta. Altre ricerche dell'Oakland University, nel Michigan, dimostrano che il sesso occasionale non è poi così "occasionale". Tra le persone che lo praticano, solo il 13% degli uomini e il 10% delle donne lo fa con una persona appena conosciuta, contro il 65% che preferisce l'ex.

Dopo diversi anni di tira e molla con Angelo, alla fine Lucia si è stancata e si è decisa a chiudere per sempre con lui. «Ma è stata una delle cose più difficili che io abbia mai fatto. Mi immagino che smettere di farsi di crack sia un po' così». Non sorprende che i ricercatori descrivano questo fenomeno come "turbolenza relazionale". Lasciarsi per poi svegliarsi il weekend successivo accanto al proprio ex può essere fonte di frustrazione: è come se tu da sola ti impedissi di andare avanti, di crescere. «Sono convinta che ci possa essere un sequel in una relazione, ma di sicuro non può esistere una trilogia», interviene la psicologa Monica O'Neal.

E spiega: «Capire perché le cose non sono andate bene la prima volta e fare uno sforzo per migliorare è un buon segno. Ma se provi la stessa delusione e lo stesso dolore, significa che non siete fatti l'uno per l'altra e che, se perseverate, vi fate solo del male a vicenda, ritardando una fine inevitabile». Anche se la relazione on-off di Gabriella aveva i suoi lati negativi, lei comunque non ha rimpianti. «Prendermi e lasciarmi di continuo con il mio ex mi ha fatto capire che non volevo più una relazione a metà», confessa. «Avevo bisogno di buon sesso, ma cercavo anche qualcuno che mi amasse e mi appoggiasse». Quando ha trovato entrambe le cose con un nuovo, stupendo ragazzo (che oggi è il suo fidanzato), qualcosa dentro di lei si è mosso. E ha detto addio per sempre al suo ex.

A volte, però, in questo continuo andirivieni, succede che entrambi i componenti della coppia riescano a ritrovarsi sulla stessa lunghezza d'onda allo stesso momento. «Capita che un po' di spazio e un po' di tempo possono guarire le ferite», spiega O'Neal. Anna, 27 anni, dice che grazie a una pausa da una relazione che intratteneva da un anno (perché lui aveva bisogno di "aria"), entrambi hanno capito quanto volevano stare insieme. «Gli ho concesso un periodo di prova, e lui mi ha dimostrato di tenerci davvero a me», dice. E lo ha fatto anche stando al suo fianco mentre la madre di lei combatteva contro il cancro. Adesso stanno progettando di andare a vivere insieme. «Quando ci siamo mollati, gli ho detto che volevo un ragazzo che fosse sicuro di sé», aggiunge Anna. «E, quando è tornato nella mia vita, era davvero pronto a essere quel tipo di persona».