Sei a un passo dall'iniziare la convivenza con l'uomo che ami e mille dubbi ti assalgono: sarà la scelta giusta?

Prima di prendere una decisione leggi i nostri consigli, perché una vera Cosmogirl è coraggiosa e anche se ha paura si butta a capofitto nella vita mordendola e assaporandola.

Fino a qualche anno fa le coppie si incontravano, si innamoravano e si sposavano, ma oggi la musica è diversa e prima di dire sì al matrimonio ci pensiamo su mille volte, preferendo sperimentare prima la convivenza. In effetti andare a convivere è più semplice, non richiede promesse e giuramenti e può essere il giusto compromesso anche per il portafoglio. Ma una convivenza prematrimoniale va presa con serietà perché può portare qualche controindicazione: anche se non c'è una promessa da mantenere, si spera che dopo qualche tempo il passo successivo sia il matrimonio.

Uomini e donne hanno idee molto diverse su cosa significhi vivere insieme. Le donne in genere vivono la convivenza come un passo verso il matrimonio; gli uomini pensano che la convivenza sia piuttosto un "test drive" senza troppo impegno, e iniziare una convivenza con queste premesse potrebbe gettare le basi per qualche ostacolo.

La condizione necessaria per iniziare una convivenza è l'onestà: devi essere onesta fino in fondo con te stessa per evitare di fare marcia indietro con tutto il carico di sofferenza e dolore che questa scelta comporta. Può succedere, infatti, che dopo un po' di tempo il rapporto inizi a stagnare, convivi oramai da tre-quattro anni, ma la fatidica proposta di matrimonio tarda ad arrivare.

Secondo diversi studi la convivenza prematrimoniale in realtà sembra condurre più facilmente alla separazione. Perché accade? Le coppie che si impegnano con il matrimonio sono più motivate a vivere insieme e affrontano meglio le difficoltà. Puntano di più sulla comunicazione e vivono un rapporto di qualità superiore avendo più fiducia nella loro unione. Le coppie che decidono di convivere entrano in una condizione chiamata rapporto d'inerzia dove trovano più difficile lasciare il partner e spesso per motivi puramente economici decidono di far evolvere la loro convivenza nel matrimonio per una questione di comodità. La convivenza è costellata di "costi non recuperabili" e ogni investimento si trasforma in un ostacolo se intendi chiudere la relazione. In fondo la convivenza non ti fa desiderare il matrimonio anche perché vi sentite più liberi e non vincolati da un impegno giuridico, dunque perché dovreste combattere assieme per portare avanti la vostra convivenza?

In un certo senso, per questi motivi potresti avere in più di un'occasione la sensazione di vivere un rapporto precario, perché senti che è una convivenza temporanea e che per te è possibile fare marcia indietro senza nessuna conseguenza legalmente pesante come una separazione e un divorzio.

Casa dolce casa

La convivenza porta anche innumerevoli vantaggi: cosa c'è di più bello che rientrare a casa e trovare il tuo amore che ti aspetta nel nido accogliente? Gli amici si moltiplicano e anche le serate che trascorrete assieme sono piene di dolcezza e amore. Cerca solo di non dimenticare le tue amicizie e tutti i tuoi interessi evitando di sacrificarli in nome della vita in comune.

Convivere non è dividere un appartamento

Convivere con la persona che si ama non è come convivere con un compagno di stanza. Se pensi a lui come a un coinquilino allora lascia aperta la via di fuga se le cose non funzionano. Piuttosto, meglio avere in comune gli stessi obiettivi e le stesse scadenze proprio per evitare di sposare l'uomo sbagliato. La convivenza ti aiuta a conoscere meglio il partner (e a farti conoscere meglio) prima di assumerti l'impegno di un matrimonio. Assicurati che sul contratto d'affitto ci sia il tuo nome, non sarà romantico, ma potrebbe tornare utile in caso di separazione. Proteggersi non è mai sbagliato.

Convivi per risparmiare l'affitto?

Trasferirsi per vivere insieme ti risolve un sacco di problemi logistici e ti taglia il costo della vita: puoi dividere le spese di casa e le bollette. Ma questo atteggiamento potrebbe danneggiare la tua convivenza perché potrebbe rendere una futura rottura più complicata.

Vivere assieme comporta anche la divisione delle spese, come dividerete l'affitto? Alla pari? E se tu o lui guadagnate di meno? Chi paga le bollette? Certo non sono argomenti divertenti, ma li dovrai affrontare.

Chi pulisce la casa

All'inizio potrà sembrarti una questione futile, ma molte coppie sono cadute proprio al banco di prova delle pulizie in casa. A te come piace la casa? Ordinata, pulita? E a lui? Avete le stesse idee in merito o è il classico tipo che lascia i calzini nel letto e le camicie in giro? È importante stabilire da subito cosa si pensa in merito e chiarire come dovrà essere tenuta la casa in cui vivete assieme per evitare grandi litigate basate su chi ha perso il tappo del dentifricio.

Convivenza: diritti e doveri

In Italia non abbiamo una legge che regolamenti a sufficienza la convivenza. Non è riconosciuta e sopratutto per le questioni economiche è bene prestare attenzione. In generale non esiste il principio di condivisione dei beni, ma tutto ciò che acquisterete è di proprietà di chi ha intestato il contratto: dall'auto ai mobili fino alla casa. Se ci sono soldi di mezzo nella tua convivenza, conviene chiarire bene con l'altro come intendete amministrarli.

Accordo di convivenza

L'accordo di convivenza è un contratto sottoscritto alla presenza di un notaio ed è una buona soluzione per regolamentare sopratutto l'aspetto patrimoniale. Fissare i reciproci diritti e obblighi è un modo di proteggersi e non solo per il riconoscimento di un particolare diritto (tipo se acquistate una casa) ma ti aiuta a programmare e pianificare il futuro. Per questo molte coppie stilano un contratto di convivenza che sebbene non sia contemplato in alcuna norma vigente, viene però considerato come documento di tutela. Nel contratto di convivenza si possono includere molti punti come chi si prende cura dell'altro in caso di malattia, o come crescerete i figli nel caso diventiate genitori.

Se c'è una cosa che ti devi ricordare quando dovrai prendere la decisione di andare a convivere è di non ascoltare nessuno tranne il tuo istinto (e Cosmo!).

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