Hai presente quando hai appena iniziato una relazione e non fai altro che far l'amore in tutti i luoghi e in tutti i laghi? E tutti ti dicono: "ah che bello! Ma sai, non vorrei smontarti, questo è solo l'inizio, poi vedrai che le cose cambieranno. Ma non ti spaventare eh, è normale".

Come a dire: sì, certo, ora è fantastico. Ma fra poco non lo sarà più, rassegnati, è così per tutti. Benissimo. E perché questo dovrebbe essere necessariamente un male? Davvero per essere felici in coppia sono scritte da qualche parte la frequenza o l'intensità con cui si deve far sesso, per poter dichiarare ufficialmente di star bene insieme?

Io non credo. E non credo nemmeno che a un certo punto uno smetta. Perché il sesso non è solo penetrazione, rapporto completo, orgasmo, ore e ore di ginnastica da camera con relative calorie perse e il cardiofrequenzimetro alla mano. Il sesso è intimità, in una coppia. Questo lo identifica come amore e lo distingue da tutto ciò che è occasionale. E intimità vuol dire tante, tante cose che non si limitano solo a incastrare insieme un pene e una vagina (o comunque tutte le cose che ti possono venire in mente in merito...ok no, meglio non farti venire in mente nient'altro!!).

Se la coppia sta bene, sta bene anche grazie ad altri fattori fisici. Ad esempio le coccole. Non il "ciccinopuccipuccimiciomiciobaubau" eh. Proprio le coccole vere: gli abbracci, le carezze, lo stringersi le mani, quel desiderio irrefrenabile e inarrestabile di stare vicini, di toccarsi. Ecco la parola chiave: toccarsi. Sfiorarsi. E perdersi, l'uno nell'altra. A volte basta solo questo per nutrire le anime, e anche i corpi.

Ti sembra una stupidaggine? Eppure lo sostiene anche una nuova ricerca, condotta dall'online dating service Parship, secondo cui sarebbe l'ossitocina la vera responsabile di una relazione duratura e felice. L'ormone del "tocco", quello che se stimolato si produce in quantità sempre maggiore, in un circolo piacevolmente vizioso.

Non a caso, l'ossitocina, che si pensava venisse prodotta in grandi quantità soltanto durante il parto, è stata definita anche l'ormone dell'amore. E pare che venga rilasciata allo stesso modo sia negli uomini che nelle donne; sarebbe quindi l'unica sostanza chimica romantica davvero democratica e paritaria; quella che potrebbe mettere d'accordo secoli e secoli di lotte intestine, di disuguaglianze, di modi troppo diversi di concepire l'amore. Il vero, il solo, l'unico legame fra Marte e Venere. Non è straordinario? E affascinante?

Con l'ossitocina la coppia assume un altro significato: tu e lui siete esattamente sullo stesso piano e sentite esattamente le stesse cose. E probabilmente non si tratta di sola chimica: lui, l'ormone dell'amore, è quello che ci lascia intravedere l'infinito oltre i confini del corpo. Perché, come diceva Proust,

E comprendevo l'impossibilità contro la quale urta l'amore. Noi ci figuriamo che esso abbia come oggetto un essere che può star coricato davanti a noi, chiuso in un corpo. Ahimè! L'amore è l'estensione di tale essere a tutti i punti dello spazio e del tempo che li ha occupati e occuperà.