COSA FUNZIONA.

1. Pensi di andare a convivere perché l'idea di averlo intorno h24 non ti spaventa, anzi è quel che desideri. Che poi, lavorando fuori casa, non saranno mai davvero 24 ore (e credimi, meglio così!).

2. Sai che manie, abitudini, piccole ossessioni, spazi condivisi non vi fanno paura. Anzi, vorresti sapere tutto di lui, quindi ok, è andata, convivere è una buona idea.

3. Condividerete lo stesso ambiente di lavoro. Potreste imparare molto l'uno dall'altra, stando sotto lo stesso tetto, e soprattutto capirvi: le esigenze sul lavoro sono spesso il primo motivo di fraintendimento all'interno di una coppia.

4. Avete interessi comuni. Magari ballate insieme, suonate insieme o fate lezioni di bondage insieme. Cose che aumentano la complicità, il livello di comprensione e soprattutto il grado di allenamento (a casa insieme, sai quanto potrete esercitarvi!).

5. Sai che il tuo spazio vitale verrà invaso e non ti importa. Per lui deve essere lo stesso.

6. Al punto che i compromessi, i famosi compromessi, saranno inevitabili. Per far funzionare una convivenza, i punti di incontro sono totalmente inevitabili.

7. Sei disposta ad accettare le zone d'ombra. Perché le dobbiamo avere tutti, per funzionare bene con gli altri, soprattutto in coppia. Quindi ci saranno delle cose di lui che non saprai, accettalo. Ma pensa che avrai una (liberatoria e intoccabile) zona d'ombra anche tu.

8. Avrete a disposizione spazi e tempi solo per voi in coppia, ritagliati apposta per coltivare il rapporto. Non parlo del tempo passato insieme per circostanze ma di qualcosa di cercato appositamente, al di là del lavoro, degli impegni sociali e delle passioni. Solo tu e lui a fare qualcosa di speciale. Più momenti riuscite ad avere così, e più funzionerà. Non sottovalutateli.

9. Avrete a disposizione tempi e spazi solo per voi, singolarmente. Devono esserci. Sono vitali, insieme alle zone d'ombra. Per la stabilità di voi stessi, ma anche della coppia. Non ne soffrire, se non ne sei abituata: scoprirai presto che si tratta di momenti essenziali anche per te.

COSA NON FUNZIONA

1. Pensi sia giusto testare lui e voi insieme in preparazione al matrimonio? Niente di più sbagliato. Se è questo l'obiettivo, non farete altro che cercare buone motivazioni alle nozze. Scordandovi completamente che il fine ultimo è stare bene insieme e basta. Indipendentemente da come si vorrà istituzionalizzare l'unione.

2. Sei innamorata di lui, lui di te. Ma i vostri obiettivi e le vostre strade non combaciano. Peggio, non si incontrano mai. Come vivere su due binari paralleli. Desiderarsi, amarsi, fare pace con un sesso strepitoso. Ma passare la maggior parte del tempo a litigare. Lontani. Non funziona.

3. Se tu hai un'idea di famiglia diversa dalla sua, le premesse non sono buone. La convivenza non ti aiuterà a capire se vuoi davvero sposarti o se vuoi davvero un figlio. La convivenza deve essere un desiderio e basta, esattamente come sposarsi o avere un figlio. Le cose migliori sono quelle che nascono da una voglia profonda e autentica, senza forzature.

4. Se sai di non poter accettare compromessi e condividere almeno una parte dei tuoi spazi vitali, convivere non è una grande idea. A meno che non sia contemplata una villa di tre piani nella questione...

5. Non vuoi stare sola. Questo è il motivo più sbagliato per iniziare una convivenza, almeno una romantica. Se proprio non riesci a stare sola, prenditi un coniglietto nano oppure una coinquilina. Un partner meglio di no: è un'altra cosa.

6. Hai la sindrome da crocerossina. E passeresti il resto della vita a curare i suoi problemi e a dimenticarti di te stessa. Non è questa la felicità per te!

7. Hai il morbo della casalinga disperata. Vuoi andare a convivere, in fondo, per trasformare in realtà i tuoi sogni di bambina, di quando giocavi con tutto il reparto "casalinga in miniatura" nei negozi di toys (per bambini eh, sia chiaro). E dimostrare a chicchesia (forse alla mamma?) che sei un'ottima donna di casa, da sposare insomma... Bé, ti prego, prova a giocare coi Lego. Non è mai troppo tardi.