1. Il Cagliari è sacro. Puoi offendere sua madre, rifiutare un bicchiere di fil'e ferru, addirittura insultarlo, ma la domenica, o il sabato, lasciagli due ore per guardare la partita della sua squadra del cuore (ovviamente il Cagliari), nonché tutte le interviste successive tra allenatori, bordo campo, giornalisti e magliette sudate. Vietato chiedergli: «Guardiamo insieme la partita?». Lascia che si organizzi con gli amici, libero di ruttare, imprecare e bere Ichnusa tutto il pomeriggio. Quando a fine serata vi rivedrete chiedigli sempre se il Cagliari ha vinto ma ricorda: non buttarti in citazioni azzardate... Gigi Riva è un'icona, ma giocava nel Cagliari negli anni '70!

2. Metti i verbi in fondo alla frase. Spesso i cagliaritani vengono canzonati dai "continentali" (così chiamano gli altri che vivono al di là dell'Isola) per la loro tendenza a mettere il verbo sempre alla fine della frase, come nella sintassi latina (Rosa pulchra est, la rosa è bella). Ad esempio: «Birra ne avete?». In realtà, questa prassi grammaticale non è altro che una continua citazione alle origini della nostra lingua. Quindi, se sei una ragazza continentale, non metterti a ridere quando ti dirà: «Bella sei!». Provaci anche tu! Parla mettendo il verbo alla fine, entra in perfetta sintonia con lui e digli: «Una rosa me la regali?».

3. Accetta il superlativo Casteddaio. Preparati: se stai per uscire con un ragazzo di Cagliari, lui certamente sta morendo dalla voglia di insegnarti alcuni termini in sardo, anzi in cagliaritano, meglio conosciuto come Casteddaio. Questa precisazione è fondamentale: per gli abitanti dell'Isola il Sardo non è un dialetto ma una lingua e il cagliaritano è un'altra cosa ancora, più vicino a uno slang subculturale. Quando uscirete insieme, ad un tratto potrebbe dirti: «Sei solo bona!». Non spaventarti, il cagliaritano usa il termine "solo" per indicare esclusività. È un superlativo assoluto creativo: solo buono = buonissimo; solo brutto = bruttissimo. Quindi, fai molta attenzione: se conquisti un cagliaritano, per te dovrà essere l'unico, ma soprattutto il "solo".

4. Poetto? No grazie! Se hai puntato un cagliaritano fighetto, durante l'estate non chiedergli mai di andare al mare al Poetto. In genere, i cagliaritani più snob preferiscono evitare la fantastica spiaggia cittadina, a favore di altre spiagge: Tuerredda, Punta Molentis e lo scoglio di Peppino sono più alla moda. Tra queste meraviglie potrà sfoggiare il suo petto depilato (non può che depilarsi vista la quantità di pelo nero e ispido) e lo "slippino" Armani. Il maschio cagliaritano fighetto è così: ha bisogno di mettersi in bella mostra. Offriti per sfoltirgli le sopracciglia da cinghiale prima di dirigervi verso la spiaggia e guarderà solo te!

5. Lascialo andare. Tanto ritornerà. Se il tuo cagliaritano è nell'età tra i 25 e i 30, allora, un pomeriggio qualsiasi, mentre bevete un caffè in Piazza Yenne, potrebbe farti un'inaspettata rivelazione: «Ceh, non hai capito! Vado a Londra a fare il cameriere!». Probabilmente ha trovato un posto come porta pizze sotto casa, ma questi lavori è disposto a farli solo all'estero. Tu non preoccuparti: l'attrazione dell'Isola, la mamma che lo chiamerà tutti i giorni per raccontargli della fregola con le arselle che sta preparando per lui e la mancanza del mare (questa volta proprio del Poetto!), lo faranno tornare presto fra le tue braccia.

6. Punta alla nonna. Se hai preso un po' di confidenza con il ragazzo cagliaritano DOC che vuoi conquistare, con molta probabilità ti proporrà un pranzo in qualche paese dell'entroterra a casa dei nonni: tutti rigorosamente vivi, sani, ultra centenari e in splendida forma. Fai colpo sulla nonna e farai colpo anche su di lui! Ma c'è un solo modo per far sì che la nonna ti prenda in simpatia: mangia tutto quello che porterà a tavola, compreso l'orecchio o la lingua del maialetto che ti porgerà come regalo di benvenuto. I sardi sono ospitali e generosi: 10 antipasti, 3 primi, 2 secondi, 4 contorni, dolci a non finire e Cannonau a fiumi. Sicuramente per la nonna non mangerai mai abbastanza e ti vedrà sempre troppo magra. Ottimo, no?

7. Impara ad amare Baffo. Al di là della moda hipster che oggi vede orde di ragazzi con la barba lunga, il sardo cagliaritano, a differenza dei compagni nuoresi precursori di questa moda, alla barba ha sempre preferito Baffo. Ma non lo strato di pelo che abitualmente cresce tra il naso e il labbro superiore, bensì il così detto Caddozzone accanto al Cavalluccio Marino, noto parco giochi tamarro del Poetto. Baffo è un'istituzione, una sorta di food truck artigianale, conosciuto anche all'estero. Persino su TripAdvisor, dove viene definito "Paninoteca" (traduzione bonaria di Caddozzone), si trovano ottime recensioni. Quando uscirete insieme, prima di tornare a casa, consapevole di una digestione quantomeno impegnativa, proponigli di andare da Baffo per un panino con salsiccia, patate fritte, cipolla e peli d'ascella unti: colpirai il suo cuore (perlomeno a suon di colesterolo!).

8. La Costa Smeralda è off limits. Attenzione, cara ragazza continentale, non dimenticarti il consiglio numero 6: non citare mai, nemmeno alla lontana, la Costa Smeralda. Quel luogo innominabile non è Sardegna per il vero sardo. È solo un parco dei divertimenti mal riuscito per continentali con la puzza sotto il naso e stranieri ricchi a dismisura. Anche se ci sei stata con la tua famiglia da bambina o a 20 anni con le tue amiche, evita di dire che sei rimasta una sera intera ad ammirare gli yacht a Porto Cervo. Solo se il cagliaritano è patologicamente fighetto sarà capace di fare oltre 400 Km tra andata e ritorno per una giornata di mare in Costa Smeralda, pur di non andare al Poetto. Vedi un po' tu!

9. Non dire mai: «Sono sarda d'adozione». Questo è un tema molto delicato. Sicuramente anche tu imparerai ad amare la Sardegna e la città di Cagliari; sono indiscutibilmente posti meravigliosi (vedi il consiglio numero 10). Ma anche se ormai senti la Sardegna come casa tua, non devi appropriartene troppo. Si dice che se un sardo diventa tuo amico, sarà un amico fedele per tutta la vita, ma nonostante questo, se vieni dal Continente il cagliaritano ti accoglierà con amore, ma sei e sarai sempre in qualche modo una straniera. 

10. Cagliari è la città più bella del mondo. Su questo non si discute!  Se lo stai osservando da qualche giorno, sicuramente lo avrai sentito decantare con fare poetico le bellezze della sua Isola: «Non hai capito! Un tramonto così c'è solo a Chiagliari!» Il Cagliaritano è convinto che la sua città sia la più bella del mondo, anche se magari il posto più lontano dov'è stato è Sassari (naturalmente in attesa di partire per la mitica Londra). Ecco, durante la vostra prima uscita potrebbe portarti a monte Urpinu, un colle cittadino con un panorama mozzafiato. Da lì si può ammirare il promontorio sul mare, la famosa Sella del Diavolo, e potrai lanciarti in una dichiarazione d'amore, approfittando del momento in cui il cagliaritano è più vulnerabile, tenero e romantico. Ma attenzione: non osare mettere in un dubbio il primato della città, solo lui ha il diritto di criticarla.

L'autore di questo pezzo, Marco Duò, è un copywriter nato, allevato e svezzato a Cagliari. Lo trovi su Twitter e LinkedIn. Il cagliaritano DOC che abbiamo scelto per illustrare questo articolo è Marco Carta.