Lo vorremmo imbattibile come un dragone di Komodo. E magari anche in grado di suonare divinamente il violino, no? Due colpi d'archetto dopo cena e, via, una romanza in Fa maggiore di Beethoven così per gradire. 

L'uomo ideale dovrebbe saperci accudire come un'infermiera e sarebbe ancora meglio se allattasse i bambini, ma mantenendo dei pettorali cesellati eh, per carità. Guai a chi ci tocca un torace definito come il plastico in 3D della Pianura Padana! 

Il nostro lui immaginario è un Achille sensibile e iperconnesso dell'epica moderna: un cowboy che scriva romanzi o, perché no, un meccanico che, fra una chiave inglese e un motore, cucini torte vegan. 

Chiediamo troppo? Sì. Secondo lo scrittore-guru Mark Simpson, a forza di criticare e fare pressioni sulle leve emotive dei maschi alfa, abbiamo innescato un processo irreversibile: i ragazzi sono comprensibilmente confusi, complicati. 

Per osmosi con l'universo femminile, si depilano, scolpiscono le sopracciglia ad ala di gabbiano e GIURO, sanno che cos'è la BB cream. Dai, però: anche noi donne lavoriamo, indossiamo ruoli di potere e compriamo surgelati per risolvere la cena, ma non metteremmo mai un dopobarba al sentore legnoso sulle guance! 

La questione apre un nuovo trend identitario: oggi gli esperti parlano di spornosexual, neologismo che mixa sport e porno per identificare il nuovo tipo 3.0, vanitoso, ossessionato dal corpo e dal sesso. E fissato con i social network, che fanno da cassa di risonanza alla sua perfetta volumetria muscolare. Ne conosco diversi così, uno fa il giornalista e passa tutto il suo tempo libero a sollevare pesi in palestra. «A voi donne piace», mi dice sempre con occhio furbetto capisciammè. 

Secondo gli esperti, il desiderio maniacale di mettere in mostra un corpo da Hulk ha radici nell'era post Thatcher: «Prima l'uomo scolpiva il fisico in miniera, ora sta alla scrivania e va a fare shopping, quindi sente il bisogno di affermare la sua corpulenza», spiega Alex Harris. Come dobbiamo reagire noi ragazze? Con leggerezza. 

Nel numero di febbraio, a pag. 71, troverai un "test di valutazione" per misurare il quoziente spornosexual del tuo fidanzato o potenziale boyfriend. E se scopri che lo è, comportati così: amalo più di prima e approfitta dell'inverno per mettere in azione una serie di meravigliosi gesti quotidiani che alzano la temperatura di coppia (leggi le dritte a pag. 52). 

Per ricordare a te stessa i confini da non oltrepassare, puoi creare una lista di "mai se...": mai con le scarpe in velluto a pantofola, mai con chi passa un'ora al giorno al telefono con la mamma, mai con chi porta borselli... A me piacciono solo le sacche giganti da palestra, come quella che si trascina dietro tutte le mattine mio marito. Non ho idea di che cosa contenga. E se ci fossero scarpe ricamate, un cappello da cowboy, strisce per la ceretta e un violino?

Non farei una piega. Lui mi piace così. Buon San Valentino!