1. Partiamo dalle basi: lo spritz. Aperitivo veneto DOC, in giro per l'Italia è conosciuto soprattutto nella versione con l'Aperol ma, in realtà, noi del nord est sappiamo bene che le varianti sono molto numerose. Per uscire con una ragazza di Vicenza devi mostrarti preparato anche su questo. Ordinalo nella maniera corretta, ovvero "Spritz Aperol". Se a Vicenza chiedi un semplice spritz ti arriva un bicchiere di vino bianco e acqua frizzante. A meno che tu non sia un settantenne che gioca a briscola all'osteria, ti consiglio di essere più specifico. Se invece sei un temerario puoi sbizzarrirti tra bitter, Martini rosso, gin, maraschino… Bada bene che la vicentina non sopporta stare al tavolo con chi non apprezza il nettare degli dei. Della serie: astenersi astemi.

2. Supera l'esame del look. Noi vicentine proveniamo da una zona dove tutto ciò che ci circonda è bello a vedersi, plasmato quasi completamente da un unico architetto, Andrea Palladio, che ha dato a Vicenza un aspetto classico e un carattere maestoso allo stesso tempo. Ne consegue che il nostro occhio è ben allenato alle proporzioni armoniose e agli aspetti stilistici del look di chi abbiamo di fronte. Proprio come insegna il Palladianesimo, con lo stile classico non si sbaglia mai: un paio di jeans taglio regular e una camicia ben stirata ti basteranno per colpire nel segno. I risvoltini e la camicia da boscaiolo li lasciamo a chi ha grilli per testa. Alla vicentina DOC piace il maschio che lavora. E che paga il conto.

3. Non dare l'impressione di essere un fannullone. Per i vicentini il lavoro è sacro, un vero e proprio dovere inculcato nella testa da tempo immemore. Le malelingue dicono che i vicentini pensino troppo ai soldi, ma la verità è che non sopportano i perditempo. Le ragazze di Vicenza sono cresciute circondate da padri e nonni stacanovisti. Se vuoi essere considerato un degno rappresentante del maschio alfa, parlale dei tuoi sogni imprenditoriali o di quanto ti piace stare tutto il giorno chiuso in ufficio.

4. I saputelli non piacciono a nessuno. A Vicenza non va giù chi si vanta e si autocelebra. Se sei un ragazzo fantastico dovrai dimostrarglielo con i fatti. Non una, bensì dieci volte. Solo così potrai essere apprezzato e preso sul serio. Chi si loda si imbroda, e a noi sa di fregatura.

5. Mammone? No no no. Non fraintendiamoci: noi vicentine adoriamo la nostra famiglia di origine, siamo legate alle nostre radici al punto da essere anche, ammettiamolo, delle provinciali. Apprezziamo un ragazzo che abbia i nostri stessi valori, ma a tutto c'è un limite. La mamma, soprattutto, è bene che si trovi a debita distanza in modo da non interferire nella vita di coppia. Abbiamo un debole per l'uomo di una volta, sempre attento ai bisogni dei suoi familiari, ma che mantenga una sua indipendenza anche sul piano emotivo, oltre a quello finanziario. Tradotto: se vivi da solo sei già a metà dell'opera.

6. Le 12 portate del pranzo vicentino. Per il primo appuntamento devi scegliere il ristorante giusto, dove i piatti siano preparati secondo la tradizione. Non vogliamo assistere allo spettacolo poco piacevole di uno che mangia come un uccellino. Il finger food va di moda a Milano, qui a Vicenza si affetta la sopressa nostrana e si bevono goti de vin a volontà. Se avrai fatto bene il tuo lavoro di corteggiamento gastronomico, in futuro avrai l'onore di conoscere la futura suocera: in previsione di quel giorno fatti almeno una settimana di dieta Dukan fase di attacco, in modo da riuscire a mangiare un pasto completo (bigoli col ragù, pasticcio, baccalà alla vicentina, polenta, spezzatino…) non importa che sia ferragosto e che Flegetonte faccia avvertire un'umidità del 95%. Questo è il menù che ti aspetta, in qualsiasi condizione climatica. Ah, un'ultima cosa: guai a rifiutare il bis.

7. Ocio al foresto. A Vicenza siamo un po' chiusi, si sa, e la diffidenza verso chi non condivide le nostre stesse abitudini può emergere, soprattutto in presenza dei nostri genitori. La variabilità genetica produce sempre buoni risultati, ma vallo a dire a mamma e papà… Nonostante l'immensa ospitalità dei vicentini, dovrai lavorare sodo per scalfire i loro sospetti inziali. Ciò che hai appreso finora ti sarà di certo utile, ma non basterà. Sappi che la lingua madre della tua bella è il vicentino e, solo successivamente, l'italiano. Tutti i parenti si rivolgeranno a te con espressioni dialettali anche molto strette, non risparmiandoti domande indiscrete e personali. Attenzione a non prendere alla lettera certi termini: se ti chiedono se gradisci la putana, tieni bene a mente che si tratta di un dolce. Non esiste il traduttore, devi farti trovare pronto. Se non impari in tempo record il dialetto vicentino sarai destinato a rimanere un foresto, e ben presto verrai rimpiazzato da un toso autoctono e molto più rassicurante.

8. Te tendo. Se supererai lo scoglio della sua diffidenza iniziale noterai un principio di disgelo. Avverrà grazie alle mille attenzioni che le avrai dedicato: messaggi, battutine su WhatsApp, sorpresine tenere, regali inaspettati e quant'altro, in modo da farla sentire nell'Olimpo dei tuoi pensieri e, soprattutto, farle capire chiaramente che non ti stai vedendo con nessun'altra (non ne avresti il tempo, dato che il resto della tua giornata lo trascorri in ufficio a produrre). Tuttavia ricorda: se stai per combinare qualcosa alle sue spalle e pensi che nessuno se ne possa accorgere, sbagli di grosso! La ragazza vicentina ha occhi ovunque. Nello specifico "la te tende", e non abbasserà mai la guardia.

9. Il momento giusto per sfoderare tutto il tuo romanticismo. Per conquistare una vicentina DOC non ti serviranno location costose e cene a molti zeri. Prendi due birre gelate e portala nel punto panoramico più poetico della città: Monte Berico. La vista incantevole e la luce soffusa, proveniente dalla città illuminata in lontananza, creeranno la condizione ideale per lasciarsi trasportare dall'atmosfera. È il posto giusto e il momento giusto per il bacio che le farà abbassare tutte le difese. Sbaciucchiarsi a Monte Berico è un'usanza intramontabile che ha dato il via a molte storie d'amore. PS: Goditi i momenti tranquilli e romantici perché saranno presto messi da parte in nome di attività più impegnative, soprattutto per il tuo fegato.

10. L'adunata degli Alpini. Ok, belli i weekend a due, ma quelli organizzati dagli alpini sono migliori. Non è una vicentina di razza se non ha almeno un parente arruolato negli Aplini. Sebbene lei non abbia fatto il militare, la vicentina coltiva fin da piccola il senso di appartenenza all'arma di fanteria più gettonata in tutto il Triveneto. E non perderà occasione per rinnovare la propria fede trascinandoti ai raduni. Anche in questo caso, assieme all'amore per la Patria, l'amicizia e la solidarietà, i protagonisti sono il buon cibo veneto e le damigiane di vino, che rendono tutto molto allegro e chiassoso. Agli occhi della tua bella vicentina non ci sono aperitivi in terrazza o sushi bar di tendenza che reggano il confronto con un evento come questo. Per integrarti e non sentirti un emarginato, studiati fin da adesso i cori e impara a reggere la grappa.

La foto è tratta dal film Oggi sposi… niente sesso con Ashton Kutcher e Brittany Murphy, girato a Vicenza.

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