Si può dire «ti amo» al proprio partner e poi tradirlo? Secondo un sondaggio condotto da Gleeden, il sito di incontri extraconiugali, è possibile perché chi lo fa separa la sfera amorosa da quella del piacere, o dichiara di poter amare due persone con sentimenti diversi, e quindi pronunciare le due parole verso il proprio compagno o compagna.

Il sondaggio è stato condotto su un campione di 904 italiani infedeli, e per 4 su 10 dire «ti amo» equivale a una sentita dichiarazione d'amore, cioè quando lo dicono è perché lo sentono davvero. Per il 31%, tuttavia, dirlo ha un valore meno passionale e più legato alla fedeltà.

Ma come possono essere compatibili dire «ti amo» e tradire? La risposta arriva da un altro studio condotto da IPSOS per Gleeden, intervistando un campione di 1.501 europei sposati o in coppia: il 53% di loro infatti è possibile continuare ad amare una persona pur essendo infedele.

Che cosa rappresenta dire "ti amo" al proprio partner? Ecco i risultati del sondaggio:

  • Una dichiarazione d'amore 44%
  • Una prova di fiducia 26%
  • L'espressione di una certa stabilità 13%
  • Un modo per rassicurare l'altra persona 5%
  • Un'espressione di circostanza 4%

Le donne infedeli lo dicono con più frequenza degli uomini, ma forse sono più abituate a esternare i propri sentimenti. Quando si dice più spesso «ti amo»? In occasione di una ricorrenza particolare, come un compleanno, un anniversario o a San Valentino, segue durante un rapporto sessuale e infine quando bisogna farsi perdonare qualcosa (magari un tradimento?) o per rassicurare il partner.