In Italia, in tema di contraccezione ormonale, c’è ancora molto da fare: da un recente questionario online, lanciato dal portale di salute paginemediche.it, solo il 30% delle donne utilizza metodi ormonali, mentre il 70% preferisce ancora metodi naturali o meccanici, come il coito interrotto, la rilevazione della temperatura basale, la spirale o il preservativo. Tra questi, ricordiamo che solo il preservativo protegge dalle malattie sessualmente trasmissibili.

Circa la metà delle donne pensa che la contraccezione ormonale faccia ingrassare. La preoccupazione maggiore delle donne italiane è quella di prendere qualche chiletto e soprattutto la ritenzione idrica, una delle cause della buccia d'arancia. Soprattutto le ragazze tra i 18 e i 35 anni pensano che la pillola o il cerotto siano nemici della linea. Non è così.

Ci spiega perché la Professoressa Alessandra Graziottin, specializzata in Ginecologia e Ostetricia e direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica del San Raffaele di Milano. «Le adolescenti e le giovani donne, per paura di ingrassare preferiscono rischiare una gravidanza indesiderata e ricorrere alla pillola del giorno dopo, piuttosto che affidarsi a una contraccezione responsabile e sicura. Ma anche in questo caso, si tratta di paure che non trovano riscontro nei dati scientifici e nella realtà oggettiva».

Ad esempio, uno studio clinico pubblicato su Nutrition Journal dimostra che il cerotto contraccettivo non influenza né il peso né la composizione corporea della donna. «Ecco dunque un metodo "amico" della donna, perché la lascia leggera, senza aumenti di peso, e in armonia con il proprio ideale dell’Io corporeo e con l’immagine di sé».